Lucca, 29 marzo 2011 - Nel caso specifico da maschio a femmina. A capo dell’equipe c’era infatti Girolamo Morelli, che per l’esattezza abita a Lappato. Il delicato intervento chirurgico da lui diretto è avvenuto il 12 marzo scorso e la paziente è stata dimessa dopo una settimana, ma la notizia è stata resa pubblica soltanto ieri. «Questo intervento – spiega il professor Morelli – rappresenta l’apice di un certo tipo di chirurgia urogenitale a cui mi sono dedicato da diversi anni. Dal 1995 ho frequentato i principali centri mondiali dove ho potuto confrontarmi con le varie tecniche».
Quanto sono frequenti queste patologie?
«La patologia urogenitale è molto frequente e sta acquistando spazio in tutto il mondo. Si tratta di interventi di chirurgia ricostruttiva, oncologica o traumatica. Stiamo vivendo sempre più in una società multietnica e così siamo a contatto con patologie che in passato non conoscevamo, per esempio i traumi di guerra e gli stupri di guerra, ma anche l’infibulazione».
 

Tutta l'intervista completa su La Nazione in edicola il 29 marzo