Lucca, 26 novembre 2010 - Due imprenditori del settore calzaturiero sono finiti ieri in carcere su ordine di custodia cautelare disposto dal gip su richiesta della Procura. Si tratta di Marino Bertoli, 55 anni di Gallicano, residente a Barga e di Alberto Pieroni, 51 anni di Barga domiciliato a Massa, entrambi già noti alle cronache. Ad arrestarli è stata la Guardia di Finanza di Lucca al termine di una complessa indagine per bancarotta fraudolenta e occultamento e distruzione di scritture contabili. Secondo quanto accertato dall’inchiesta diretta dal pm Piero Capizzoto, i due imprenditori operavano secondo un metodo basato sull’impiego di numerose società.

 

Tra queste la "Cooperativa Calzaturieri Segromigno», la «Isocoop 2001 - Piccola Società cooperativa", la "Isoshoes 2003", succedutesi nel tempo, che venivano utilizzate per la fatturazione delle prestazioni, spesso non dichiarate al fisco, e l’assunzione di personale, anche extracomunitario, mai regolarizzato. Queste società, dopo un po’ di tempo venivano portate al fallimento e la procedura si chiudeva con l’assoluta mancanza di attivo. Ai dipendenti, in media 50 unità l’anno, venivano consegnate le buste paga mensili, ma non venivano versati i contributi previdenziali e assistenziali.

 

Secondo quanto illustrato dal comandante provinciale della Finanza, colonnello Antonio Leone e dal comandante della tributaria, colonnello Vito Di Terlizzi, nel giro di alcuni anni il sistema di frode, attraverso più società, ha portato ad evasioni fiscali e contributive per importi notevoli: imposta sul valore aggiunto per 700mila euro; ricavi non dichiarati per circa 3 milioni e 600mila; ritenute fiscali sulle retribuzioni per circa 150mila; contributi previdenziali ed assistenziali per circa 190mila; nonché a un danno patrimoniale di oltre 15 milioni di euro pari al passivo fallimentare. Inoltre, le indagini bancarie hanno consentito di dimostrare che 250mila euro sono stati sottratti dai conti societari e dirottati nella disponibilità degli arrestati. Su tali somme il Nucleo di Polizia Tributaria ha fatto scattare la procedura per la tassazione su proventi di natura illecita.