Lucca, 9 ottobre 2009 - Parliamo, ovviamente, degli uomini e delle donne di origini lucchesi che vivono qui, in questo splendido angolo di California, tra la baia e le colline, in down town o al di là del Golden Gate. Ventimila anime con il cuore che batte ancora per Lucca, e che mai recideranno il cordone ombelicale con le loro radici. Stavolta c’è da festeggiare un doppio avvenimento: in questa parte degli States sono infatti in pieno svolgimento i festeggiamenti per il 30° anniversario della nascita dell’associazione Lucchesi nel mondo, e nel vivo la cerimonia istituzionale del gemellaggio tra l’arborato cerchio e South San Francisco, località a 20 chilometri dalla metropoli. Ma c’è anche un evento nell’evento: mai dall’Italia era arrivata una delegazione così numerosa e importante, composta dai vertici delle istituzioni e altri compagni di viaggio: il presidente dei Lucchesi nel Mondo Alessandro Pesi, la segretaria Ilaria Del Bianco, l’arcivescovo Italo Castellani, il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, il vicesindaco di Lucca Giovanni Pierami con gli assessori Lido Moschini e Stefano Pierini, il sindaco di Altopascio nonché consigliere provinciale Maurizio Marchetti. Inoltre il lucchese Renzo Orsi, coordinatore dei Toscani nel Mondo del Nord America che si ricandiderà a ricoprire la carica: «Una bella festa per rinsaldare il legame con la terra lucchese, le nostre Mura...».
 


La prima cerimonia informale si è tenuta al ristorante «Caesar’s», una cena che è stata solo un assaggio dei passaggi clou della settimana. «E’ la prima volta che Lucca viene qui rappresentata a così massimi livelli - ha esordito il presidente della sezione dei Lucchesi nel Mondo, Ivo Cardelli, che ha vissuto tra San Concordio e Pieve S.Paolo -, insomma non abbiamo mai avuto questo onore». Baccelli ha ricordato come 30 anni fa fosse stato il padre Piero, allora assessore, a guidare la delegazione a S.Francisco. «Portò con se tutta la famiglia — ha raccontato — tranne me che dovevo restare a Lucca per fare la cresima. E sono appunto 30 anni, dunque, che attendevo questo momento...». Parole di elogio per l’attaccamento alla terra di origine di queste persone speciali sono arrivati anche dal vescovo Castellani, Pierami e Marchetti. Ma poi è toccato di nuovo a Cardelli, stavolta a microfoni spenti, raccontare quello che combinano i Lucchesi nel mondo a San Francisco.
 


«Il numero dei nostri soci sta risalendo, un bel segnale, adesso siamo quasi 230 — ci dice Cardelli —. Ci ritroviamo ogni secondo giovedì del mese, e realizziamo otto feste all’anno. Sto cercando di cementare l’intesa tra noi attraverso l’amicizia. Sono arrivato qui e molti decenni fa ho iniziato a lavorare come disegnatore grafico. Ora è Marco, mio figlio, a tirare avanti la nostra azienda, la “Cardelli Graphics”». Del gruppo che è venuto a festeggiare i Lucchesi nel mondo di San Francisco fanno parte anche il direttore dell’Apt Francesco Colucci, Andrea Colombini direttore del festival «Puccini e la sua Lucca» (che organizzerà un concerto nei prossimi giorni), Pierluigi Lazzerini, presidente della Fondazione «Barsanti e Matteucci» e Rodolfo Cavallo di Ducato. Tutti incantati dalle bellezze paesaggistiche e dalla forza dei nostri conterranei.

 

Remo Santini