Tim Burton con il direttore di Lucca Comics & Games, Emanuele Vietina

Lucca, 31 ottobre 2022 - ​"Perché ho scelto di fare un film su Mercoledì della famiglia Addams? Perché avrei potuto essere lei, condividiamo lo stesso punto di vista, la stessa visione del mondo". Un Tim Burton sorridente e disponibile, acclamato dalla folla di giornalisti e fan, spiega così sul palco di Lucca Comics & Games i (con il direttore Emanuele Vietina) il  suo rapporto con il personaggio al centro della serie di Netflix intitolata, appunto, "Mercoledì" che in Italia sarà visibile dal 23 novembre e che vivrà un'anteprima europea stasera, 31 ottobre, al Teatro del Giglio di Lucca, alle 20 (biglietti, gratuiti, esauriti già all'alba).     L’iconico regista, autore di capolavori come “Edward Mani di Forbice“, “Batman“, “Batman il ritorno“, “La Sposa Cadavere“ e “La fabbrica di cioccolato“, parla dell'attesissima serie che ripercorre gli anni di Mercoledì Addams come studentessa alla Nevermore Academy, una scuola per "diversi".  "La cosa curiosa è che Mercoledì va in una scuola dove e si trova a essere reietta tra i reietti. E' quello che è capitato a me, anche nel rapporto con la scuola. Volevo raccontare non solo la Mercoledì bambina, ma già più ragazzina, il suo rapporto con questo istituito scolastico, con la compagna di stanza, gli altri compagni, la terapia", dice Burton. Tanti i punti in comune tra il regista (che ha diretto i primi quattro degli otto episodi di "Mercoledì", dando il "tono" alla serie) e la protagonista, a partrire dal rapporto conflittuale con i il web e i social network: Mercoledì scrive usando la macchina da scrivere, per esempio. "Ho paura di internet -dice Burton - e anche sui social la penso come Mercoledì".  L'ispirazione è arrivata a Burton "soprattutto dal fumetto originale che leggevo da ragazzo", più che dal telefilm in bianco e nero degli anni '60. "Credo che tutti possano riconoscersi in questa famiglia di strani, perché in fondo in ogni famiglia c'è qualcuno di strano. La maggior parte dei bambini che conosco è imbarazzata dai propri genitori, figuratevi avere come madre Morticia". Un cast importante (Catherine Zeta Jones è Morticia, Luis Guzmán è Gomez) a partire da una splendida Jenna Ortega nei panni di Mercoledì: "Senza Jenna non avremmo fatto la serie, se non ncon grandissima difficoltà. Mercoledì è un personaggio iconico difficile trovare chi la interpretasse. Jenna è perfetta in questo personaggio in bianco e nero che ogni tanto lascia trasparire qualcosa di umano, senza tradire la sua natura".

Spettacoli

Lucca, 31 ottobre 2022 -&nbsp;​"Perché ho scelto di fare un film su Mercoledì della famiglia Addams? Perché avrei potuto essere lei, condividiamo lo stesso punto di vista, la stessa visione del mondo". Un <a href="https://luce.lanazione.it/spettacolo/burton-mercoledi-addams-serie-netflix/" target="_blank">Tim Burton</a> sorridente e disponibile, acclamato dalla folla di giornalisti e fan, spiega così sul palco di Lucca Comics &amp; Games i (con il direttore&nbsp;Emanuele Vietina) il&nbsp;&nbsp;suo rapporto con il personaggio al centro della serie di Netflix intitolata, appunto, "Mercoledì" che in Italia sarà visibile dal 23 novembre e che vivrà un'anteprima europea stasera, 31 ottobre, al Teatro del Giglio di Lucca, alle 20 (biglietti, gratuiti, esauriti già all'alba). 
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&nbsp;L’iconico regista, autore di capolavori come “Edward Mani di Forbice“, “Batman“, “Batman il ritorno“, “La Sposa Cadavere“ e “La fabbrica di cioccolato“, parla dell'attesissima serie che ripercorre gli anni di Mercoledì Addams come studentessa alla Nevermore Academy, una scuola per "diversi". 
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"La cosa curiosa è che Mercoledì va in una scuola dove e si trova a essere reietta tra i reietti. E' quello che è capitato a me, anche nel rapporto con la scuola. Volevo raccontare non solo la Mercoledì bambina, ma già più ragazzina, il suo rapporto con questo istituito scolastico, con la compagna di stanza, gli altri compagni, la terapia", dice Burton. 
Tanti i punti in comune tra il regista (che ha diretto i primi quattro degli otto episodi di "Mercoledì", dando il "tono" alla serie) e la protagonista, a partrire dal rapporto conflittuale con i il web e i social network: Mercoledì scrive usando la macchina da scrivere, per esempio. "Ho paura di internet -dice Burton -&nbsp;e anche sui social la penso come Mercoledì".&nbsp; 
L'ispirazione è arrivata a Burton "soprattutto dal fumetto originale che leggevo da ragazzo", più che dal telefilm in bianco e nero degli anni '60. "Credo che tutti possano riconoscersi in questa famiglia di strani, perché in fondo in ogni famiglia c'è qualcuno di strano. La maggior parte dei bambini che conosco è imbarazzata dai propri genitori, figuratevi avere come madre Morticia". 
Un cast importante (Catherine&nbsp;Zeta Jones è Morticia, Luis Guzmán è Gomez) a partire da una splendida&nbsp;Jenna Ortega nei panni di Mercoledì: "Senza Jenna non avremmo fatto la serie, se non ncon grandissima difficoltà. Mercoledì è un personaggio iconico difficile trovare chi la interpretasse. Jenna è perfetta in questo personaggio in bianco e nero che ogni tanto lascia trasparire qualcosa di umano, senza tradire la sua&nbsp;natura".

Tim Burton incanta Lucca Comics: "Il personaggio di Mercoledì? Potrei essere io"

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