Lucca, 11 gennaio 2009 - A rendere omaggio all’ex giocatore, allenatore, dirigente, della Lucchese, oltre agli amici, numerosi ex calciatori e dirigenti, quali gli ex presidenti Egiziano Maestrelli, Aldo Biagini con i figli, Emilio Goia, l’allora segretario Fabio Bonelli, oggi alla Fiorentina, Alessandro Nardinelli che lo ha sempre accompagnato nel settore giovanile, i calciatori e ora tecnici Di Stefano, Morgia, Garcea, Paolo Baldi, Indragoli, Bruno Russo in rappresentanza dell’Empoli, Clerici e Della Santina che avevano giocato con lui negli anni ‘60, Bengasi, ma altri ancora (molti erano impegnati nelle rispettive squadre di calcio).
 


La delegazione dello Sporting Lucchese, guidata dal presidente Giuliano Giuliani, era composta dal fratello Gabriele, il diesse Paolo Govannnini e altri membri dello staff presenti con lo stendardo della società. Tanti i tifosi dei club organizzati, di ieri e oggi (una corona di fiori dei Panters Front era sulla bara, assieme a una maglia e una sciarpa rossonera) tutti commossi. Presente il sindaco Favilla, l’assessore allo sport Moschini, Ivano Fanini e ancora altre personalità e amici. La cerimonia funebre è stata celebrata dal parroco don Idilio, davanti ai familiari di Alessandro, con in testa il figlio Massimiliano e il fratello Giampaolo (nella foto di Alcide). Alla famiglia di Bianchi giungano le condoglianze della redazione. Oggi, prima della partita dei rossoneri contro la Sansovino, sarà osservato un minuto di raccoglimento per ricordare Alessandro e anche l’ex calciatore Lelio Catelli. Intanto, Massimiliano Paluzzi, ex consigliere della Lucchese Calcio avanza una singolare proposta. «Sono rimasto commosso dalla scomparsa di Bianchi, il Prof — dice Paluzzi —. Qualcosa mi aveva detto della sua malattia, ma non si è mai preparati a un evento così tragico. Ci lascia un grande uomo, una persona seria che ha dato moltissimo alla Lucchese. Appassionato e competente, aveva cercato insieme ad altri di evitare la fine della Lucchese Libertas. Oggi c’è un solo modo per ricordarlo: intitolandogli un settore dello stadio. Senza polemica, se la tribuna d’onore è sempre intitolata a Scoglio, il Prof. merita almeno il medesimo trattamento. Lucca sportiva — chiude — deve ricordare il suo esempio di uomo di sport mai sleale».
 

Luciano Nottoli