Lucca, 9 agosto 2008 - In breve il decreto del 26 giugno scorso istituisce alcuni obblighi per i dipendenti pubblici, tra i quali, quello del certificato medico e visita fiscale anche dopo solo un giorno di malattia, e il decurtamento — nei primi 10 giorni di assenza dal lavoro — di ogni indennità o emolumento a carattere fisso e continuativo. Un decreto insomma ribattezzato immediatamente come «anti fannulloni», o per meglio dire, diretto contro coloro che si ritiene approfittino un po’ troppo delle assenze per malattia. Pur se è bene chiarire come in un periodo estivo come quello in cui ci troviamo è comunque difficile fornire un dato del tutto corrispondente alla realtà, dal momento che si presume come giugno e luglio non siano mesi in cui i dipendenti restino a casa per aver contratto l’influenza, proviamo in ogni caso a illustrare la situazione grazie ai dati forniti dagli Enti pubblici. E gli effetti del decreto legge, per quanto riguarda Comune e Provincia, si sono visti subito. Nel primo caso infatti nel periodo compreso tra il 26 giugno e il 10 agosto, mentre nel 2007 su 550 dipendenti il numero di assenze per malattia si attestava a 616 per una media di 1.12, nello stesso periodo del 2008 su 561 dipendenti si sono ridotti a 367 per una media di 0,66. I numeri dimostrano così come l’assenteismo si sia ridotto del 50 per cento. «Sicuramente si tratta di dati che si commentano da soli — afferma l’assessore comunale al personale Elio Cappellini — Forse è l’effetto di questa normativa del ministro Brunetta o anche la stagione diversa... Ad ogni modo posso dire che credo che il decreto-legge sia stato positivo: ci sono più dipendenti e meno giorni di assenza, pari ad una riduzione del 50 per cento. Sono soddisfatto perché saranno i cittadini a trovare più persone a lavorare».

 

Dati meno impressionanti quelli che riguardano la Provincia. Dal 26 giugno del 2007, su 531 dipendenti, i giorni di assenza si attestavano a 643, mentre nel 2008, su 538 dipendenti sono 668. Una situazione abbastanza stabile: crescono infatti le assenze, anche se dobbiamo considerare un aumento dei dipendenti. Diversi invece i dati dal 1 giugno al 31 luglio. In questo ambito infatti, guarda caso, le assenze sono diminuite, pur se di poco, dalle 1.070 dello scorso anno alle 985 del 2008. «Forse siamo tra le Province meno assenteiste — spiega l’assessore competente, Luigi Rovai — . Questo dato lo ritengo soddisfacente. Non credo poi che il decreto abbia cambiato più di tanto le cose anche se l’arco di tempo è breve e non si può prendere come Vangelo. Bisogna attendere almeno 12 mesi». Ma intanto, qualcosa, si è mosso.