SASSUOLO-LIVORNO 1-0

di ALESSANDRO ANTICO


Modena, 18 maggio 2013 - Il Livorno perde all'ultimo secondo la partita-clou dell'anno contro il Sassuolo e dice addio alla promozione diretta in Serie A. Andrà ai play off: si ricomincerà mercoledì prossimo a Brescia. Si giocherà tutto nella lunga, estenuante appendice degli spareggi.

TIFOSI AL MAXISCHERMO - LE FOTO

I MOTIVI E LE PREMESSE - I tifosi scherzando (ma neanche troppo...) l'avevano definita 'la madre di tutte le partite'. Sassuolo-Livorno non vale soltanto l'intera stagione, che le due formazioni hanno vissuto da protagoniste insieme con il Verona, ma si pone anche come spartitraffico per il futuro: la Serie A è al tempo stesso il coronamento di un sogno e il trampolino di lancio sia per le aziende-calcio, sia per le città.
Il destino ha voluto che il calendario serbasse per l'ultima giornata le due sfide incrociate decisive: Sassuolo-Livorno da un lato e Verona-Empoli dall'altro valgono la promozione diretta oppure i play-off. Il Livorno è costretto a vincere, il Sassuolo deve stare attento a non finire attratto dalla calamita-spareggi, al Verona basta un punto: questi gli elementi-chiave che amplificano all'ennesima potenza le mozioni degli ultimi 90 minuti della regoular season.

Più di tremila i tifosi amaranto accorsi al 'Braglia' di Modena per seguire da vicino la squadra di Nicola; moltissimi quelli che si sono radunati davanti al maxischermo allestito all'ippodromo 'Caprilli' dell'Ardenza. In un modo o nell'altro, insomma, Livorno vive in diretta una partita cominciata di fatto una settimana fa, quando gli amaranto sconfissero il Brescia al 'Picchi' per 3-0 urlando così tutta la voglia di essere protagonisti contro il Sassuolo che ha dilapidato poco alla volta i suoi 13 punti di vantaggio.

IL PRIMO TEMPO - Colpo d'occhio impressionante: 'Braglia' gremito, una bolgia, tripudio di colori e fumogeni. Nicola schiera la stessa formazione che ha battuto i lombardi, non cambia uomini né modulo. Di Francesco invece lascia in panchina il livornese Pavoletti e lancia dall'inizio Boakye con Catellani e Berardi.
Il primo elemento è la velocità. Il Sassuolo parte arrembante come sua caratteristica, il Livorno si dispone in attesa e fa girare di più la palla. Ma il primo rischio lo corrono gli amaranto al 6': Fiorillo devìa in corner un bolide di Berardi su punizione e nell'azione successiva è la traversa a negare a Missiroli il gol.
Il Sassuolo anima il suo 4-3-3: aggredisce, pressa, è più intraprendente. Il Livorno agisce di rimessa, adotta la tattica dell'attesa puntando a inserirsi nei varchi che i neroverdi, tuttavia, non concedono spesso, ben registrati da Magnanelli in mezzo al campo. Nicola vuole che la squadra resti alta in ogni caso, che non lasci tutta questa iniziativa agli avversari e cerchi di più Belingheri sulla tre-quarti.

Verso il 20' il Livorno si vivacizza. Al 22' ci prova da lontano Duncan, ma scivola sul piede d'appoggio e il pallone finisce molto alto. Due minuti dopo Dionisi va via sulla destra ma cincischia e spedisce il pallone fiacco fra le braccia di Pomini. Al 26' sempre Dionisi di testa stacca benissimo ma la sfera termina di poco a lato.
Il nervosismo è molto. Al 29' Longhi schiaffeggia Schiattarella che trattiene il pallone e si becca il giallo, così come l'esterno amaranto per il quale, tuttavia, non si comprende l'ammonizione. Al 33' è Antei a finire nella lista dei cattivi per ostruzione su Emerson. Quindi è la volta di Belingheri, reo di aver impedito a un avversario di ripartire. Insomma, tensione non da poco e gran lavoro di Ostinelli per tenere in pugno la situazione. Colpi e colpetti se ne vedono, i giocatori non si fanno complimenti, sentono il peso della posta in palio.
Al 43' Paulinho parte largo sulla sinistra, si accentra e calcia teso in porta, dove Pomini è pronto alla presa. Trenta secondi dopo, su rovesciamento di fronte, Boakye tira di punta e Fiorillo blocca. Il primo tempo si chiude così, con qualche lampo da una parte e dall'altra e con tanta, tantissima ansia. Con l'analogo risultato di Verona-Empoli 0-0, si va al riposo con Sassuolo ed Hellas in A, e il Livorno ai play off.I

IL SECONDO TEMPO - Il Livorno ha ancora 45' a disposizione per cambiare il corso della sua storia. Ma deve essere più incisivo, più intraprendente senza lasciare spazi al Sassuolo. E qui sta il difficile, perché la squadra emiliana dimostra disinvoltura nelle ripartenze e sa presentarsi davanti ai sedici metri sempre con almeno 3-4 uomini.
Nicola ordina alla squadra di alzare il baricentro per anticipare la costruzione del gioco dei padroni di casa e costringerli a stare più bassi. La pressione nei primi dieci minuti è maggiore da parte degli amaranto, ma l'impostazione della trama non riesce fluida perché i neroverdi sono presenti nelle chiusure. Luci si ferisce in una testata con Missiroli e prosegue la partita con una fasciatura perché ha perso sangue.

All'8' Duncan perde palla e ne approfitta Berardi che serve Boakye il quale tuttavia si divora l'occasione più clamorosa vista finora calciando fuori. Meglio così per il Livorno, che si era ritrovato in inferiorità numerica sul contropiede emiliano.
All'11 doppio giallo per Antei a causa di un fallo su Lambrughi: Ostinelli non ha dubbi e spedisce il giocatore neroverde negli spogliatoi. Il Sassuolo è in dieci.D

Di Francesco rivede le carte, manda in campo Laverone e Frascatore per Catellani e Longhi, cerca di riassestarsi tatticamente anche perché il Livorno è in superiorità numerica e tira fuori i denti. Al 15' infatti Belingheri spara una cannonata da interno area ma la conclusione è murata.
Il Livorno capisce che è il momento di spingere. L'uomo in più deve essere messo a frutto. Entra Gemiti al posto di Lambrughi per dare più freschezza alla fascia sinistra. Gli amaranto accelerano, prendono coraggio, moltiplicano il passo e gli sforzi. Sassuolo in difficoltà, anche Berardi viene ammonito per un brutto fallo su Emerson. Il possesso palla è adesso di marca amaranto: Gemiti sull'out sinistro apre il fronte d'attacco e suggerisce spioventi al centro.
A 25' dalla fine è un monologo amaranto. Nicola inserisce Dell'Agnello al posto di Duncan: un altro attaccante quindi nella speranza di sfondare la barriera di Di Francesco, tutto asserragliato alla difesa del pareggio. Si accendono le mischie, elettricità massima, ammonito anche Marzoratti per il Sassuolo e con lui Dell'Agnello.
L'assedio degli amaranto è ininterrotto. Ma è la tensione a dominare.

Il Sassuolo rivendica due rigori (uno sicuramente del tutto inesistente) e a un certo punto Fiorillo tira una manata a Berardi: rosso diretto per il portiere labronico ma anche per l'attaccante emiliano che reagisce. Grande caos, finale incandescente. Entra Mazzoni in porta, esce Ceccherini. Entra Troiano, fuori Boakye. Livorno in 10, Sassuolo in 9: incredibile, non siamo su 'Scherzi a parte'.

Resta poco meno di un quarto d'ora. Un'eternità. Si gioca sul filo del rasoio. Può ancora succedere di tutto e al 34' Belingheri servito da Luci conclude di testa sopra la traversa.  Schemi non ce ne sono più, è un assalto all'arma bianca così come viene. Livorno tutto in avanti, corner a ripetizione e un'altra clamorosa chance fallita da Belingheri sempre di testa dall'interno dell'area.
C'è la stanchezza, c'è la rabbia, c'è la bava alla bocca: il Livorno ci prova, spinge con ogni briciolo di energia rimasta, cerca il gol della promozione diretta in Serie A. Sforzo encomiabile, cuore oltre l'ostacolo ma non la palla. Il Sassuolo è barricato, il Livorno è tutto a trazione offensiva.
Al 47' Dionisi scaglia una pallonata ma Pomini è attento e devìa in angolo. Poi tocca al Sassuolo, ancora: Mazzoni para su Chisbah, poi Missiroli sbaglia tutto. Ma non è finita. La beffa è in agguato. Missiroli si ritrova fra i piedi il pallone decisivo all'ultimo secondo della partita: contropiede fatale per gli amaranto, tiro violentissimo sotto la traversa ed è gol. 1-0. E' il gol che vale la Serie A per il Sassuolo ed è il gol che costringe il Livorno ai play off.

Basta, basta così. Il destino ha scritto che gli amaranto debbano lottare, lottare e soffrire. Ostinelli fischia la fine. E' 1-0. Sassuolo e Verona sono in Serie A, il Livorno va agli spareggi. Si ricomincia mercoledì prossimo contro il Brescia. Ci sarà da combattere. Combattere e soffrire ancora. Ma il sogno non è perduto.

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