di Igor Vanni

Livorno, 7 giugno 2012 - Grintoso, determinato, pronto a lanciarsi in una sfida difficile ma al tempo stesso stimolante. Davide Nicola ha voglia di dimostrare il suo valore alla guida del Livorno e durante la presentazione di questa mattina allo stadio ha messo subito in chiaro alcuni concetti fondamentali.

 

“Prima di parlare di tattica e moduli, bisogna creare un senso di appartenza a questa piazza – ha detto il neo tecnico amaranto –. Voglio giocatori pronti a sposare la causa, a lottare e sudare per la maglia, per i tifosi, per la città e per la società. Dovremo mettere in campo un calcio grintoso, propositivo e che bada al sodo senza troppi fronzoli”.

 

Messaggi semplici e chiari, come il motto della coppia Davide Nicola e Gabriele Stoppino (nuovo preparatore atletico): correre, correre, correre. Una squadra pronta al sacrificio, proprio come piace ai livornesi. “Sono onoratissimo e gasatissimo di questa opportunità – ha proseguito Nicola – perché a molti piacerebbe allenare il Livorno che ha una bella storia alle spalle. Il salto di categoria non mi spaventa affatto, altrimenti avrei fatto un altro lavoro. E anche la pressione della piazza sarà uno stimolo in più per far bene”.

 

Attilio Perotti, responsabile dell'area tecnica, ha avuto parole di elogio per questo giovane tecnico, appena 39enne. “Ha l'identikit perfetto per questa società. Ho visto e sentito anche altri allenatori portando tutte le relazioni al presidente Spinelli, ma quella di Nicola era la candidatura più adatta. È giovane, bravo e ha voglia di fare, ha i requisiti per fare bene e le sue squadre giocano un bel calcio. Lo conosco alla perfezione anche come persona e credo che abbia tutti i requisiti per fare una bella carriera. Al suo fianco ci sarà Ezio Gelain come vice, per dare un segno di continuità con il finale di campionato appena concluso”. Adesso Nicola chiede solo di poter iniziare a lavorare sul campo, con la ripresa degli allenamenti fissata intorno al 10-12 luglio. La sede del ritiro estivo dovrebbe essere Castel di Sangro.