Livorno in delirio per Renato Zero: che festa il concerto al Modigliani Forum

L'artista commosso: “Da qui nel ‘73 ho mosso i primi passi della mia carriera e verso i livornesi ho un legame speciale”

Renato Zero durante lo show a Livorno

Renato Zero durante lo show a Livorno

Livorno (15 gennaio). Un’invasione di sorcini che, nonostante la serata gelida, sono stati capaci di surriscaldare il Modigliani Forum dimostrando, ancora una volta, il grande affetto per Renato Zero. Che a metà concerto, commosso, ha voluto restituire con una dedica speciale a tutti i livornesi. Una grande serata di musica quella a Livorno per il concerto dell'artista.

“Ho un legame speciale con questa terra - dice Renato Zero - che mi ha visto muovere i primi passi nel ’73 nel mondo dello spettacolo. Allora, non ero ancora conosciuto in tutta Italia e devo solo che ringraziarvi perché da quel momento mi avete sempre seguito, dimostrando un grande calore e affetto anche quando la volta scorsa per un problema alle corde vocali, ho dovuto rimandare il mio concerto. Grazie, perciò, di essere ancora una volta così puntuali e vicini a me. Siamo cresciuti insieme e, nonostante qualche ruga in più, siete sempre i sorcini di una volta ai quali chiedo di non dimenticare chi ha bisogno, basta un piccolo gesto per fare la differenza”.

Un Renato sciolto, scatenato, accorato, carismatico, lucido, che ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera con i brani più cari al pubblico come “Spiagge”, “Cercami”, “Il cielo”, “Voyeur”, “A braccia aperte”, “ Magari”, “Felici e perdenti”, “Inventi”, “Niente trucco stasera”, “Amico assoluto”, “Più su’”, “Un uomo da bruciare”, “I figli della topa”, “I nuovi santi”, “Qualcuno mi renda l’anima”, “Figli della guerra”, “Sogni di latta”, “Mentre aspetto il tuo ritorno”, “La favola” fino ai più recenti presenti nell’album “Alt” del 2016: “Chiedi”, “ Gesù”, “Rivoluzione”, “Perché non mi porti con te”, “In questo misero show”, “Gli anni miei raccontano”, “ Il tuo sorriso”, “La lista”, “Il cielo è degli angeli”.

Accompagnato dalla sua band, composta da Giorgio Cocilovo alla chitarra elettrica, Lele Melotti, alla batteria, Paolo Costa al basso, Danilo Madonia agli arrangiamenti, Rosario Jermano alle percussioni, Bruno Giordana alle tastiere e sassofoni, “Bicio” Leo alle chitarre elettriche ed acustiche, Stefano Senesi al piano e dall’orchestra degli “altissimi” della Filarmonica della Franciacorta capitanata dal maestro ed amico lucchese, come ci tiene a precisare, Renato Serio, La serata è filata via in un attimo.

Tanti gli ospiti speciali, come i talentuosi Neri per caso e Luca Giacomelli Ferrarini che ha accompagnato il pubblico a sognare, amare e sentirsi bene con se stessi come incita Renato con brevi monologhi, Zero ha smosso gli animi e fatto riflettere in tre ore di spettacolo, a dimostrazione che, nonostante i 66 anni compiuti a settembre, si è ancora degli spiriti liberi rimasti con l’animo bambino, pronti ancora a combattere con la forza della parola.

E ancora si rivolge agli “ultimi” e difende la diversità, incita a denunciare le ingiustizie, i crimini come la pedofilia che avviene le più volte in famiglia, o chi ruba ed è rappresentante del Governo in un Paese sempre più allo sbando, senza sogni e senza valori. Per questo motivo nel suo “cantiere per la costruzione dei sogni”, tema emblematico della scenografia, c’è bisogno di una rivoluzione dell’anima, a partire dai piccoli gesti nel quotidiano, come l’ aiutare un anziano ad attraversare la strada, o ascoltare un amico in difficoltà. I Sorcini non possono esimersi perché sono una cosa sola con Renato, sono un pezzo del suo cuore e del suo agire. E a Livorno glielo hanno dimostrato, ancora una volta.