Alex Mastromarino, è nata una stella: miglior protagonista musical e tour italiano

Reduce dagli applausi parigini, Jersey Boys torna a Milano. Alex Mastromarino è Frankie Valli

Alex Mastromarino nel musical Jersey Boys

Alex Mastromarino nel musical Jersey Boys

Cecina (Livorno), 3 novembre 2016 - HA LASCIATO Cecina quando aveva 18 anni per inseguire il suo sogno. Alex Mastromarino ha sempre avuto le idee chiare, fin dagli anni del liceo Fermi, “non si trattava di avere successo ma di fare questo nella vita”. Adesso che di anni ne ha 36 è un attore di musical affermato, premiato come miglior protagonista agli Italian Musical Awards 2016 per 'Jersey Boys' (miglior spettacolo nuovo) che proprio questa sera comincerà da Milano il suo tour italiano dopo le standing ovation e le recensioni entusiaste ricevute in un mese al teatro Folies Bergere di Parigi.“In Francia è stata un'esperienza incredibile – racconta -. E non era scontato, portavamo uno spettacolo in italiano con sottotitoli in francese, il pubblico parigino avrebbe potuto essere meno coinvolto, invece ci hanno applaudito in piedi”.

Jersey Boys, il musical dedicato a Frankie Valli e ai Four Seasons, la celebre band degli anni Sessanta, è arrivato quando Alex Mastromarino meno se lo aspettava. “Ho fatto anni di gavetta, sono un attore ma ballo e canto. Sono passato anche da programmi come Saranno Famosi e X Factor ma poi ho capito che a me interessava più essere artista a 360 gradi. Mi sono diplomato a Milano come musical performer poi laurea a Londra come vocal coach”. Ha lavorato con i Pooh, in teatro con Iachetti, Greggio, Amy Stewart, con Paolo Ruffini.

“Tre anni fa ho aperto la mia scuola di canto a Livorno, la Wos Academy. Ero arrivato ad un punto che pensavo di aver già fatto il massimo, pensavo di dedicarmi soprattutto all'insegnamento. Invece un amico di nascosto ha mandato il mio curriculum alla produzione di Jersey Boys e loro mi hanno chiamato per un provino. Eravamo in duemila, ne scelsero cinque. La scelta finale spettava a Frankie Valli in persona, come clausola voleva essere lui ad avere l'ultima parola su chi lo avrebbe interpretato. Ho mandato un video selfie e mi ha scelto”.

E bum, un successone. Culminato nel premio agli Italian Musical Awards come miglior attore protagonista: la cerimonia si è tenuta al teatro Brancaccio ma presto sarà anche in tv. “Inaspettato, è vero, ma ho fatto la mia gavetta, soprattutto ho studiato tanto. Sono partito da una realtà medio piccola e ho una fisicità che in questo campo non aiuta ma non mi sono mai arreso, mai sceso a compromessi con nessuno e neanche con me stesso. Avevo un sogno e l'ho sempre inseguito senza mai arrendermi, rimboccandomi le maniche quando non arrivavo dove volevo”.

E ora? “Sarò in tour fino a febbraio, toccheremo le principali città italiane. Poi il musical potrebbe tornare in Francia, visto il successo. Io continuerò ad insegnare nella mia scuola e spero di potermi cimentare in nuove sfide, come è stata quella di Jersey Boys”.

E magari chissà, ora che Paolo Ruffini è direttore artistico del teatro di Cecina, potrebbe anche nascere qualcosa che lo porti sul palco della sua città. “A Cecina sono molto legato, per me resta un posto bellissimo, ogni luogo ha un ricordo. Dal punto di vista artistico forse non sono mai stato 'sfruttato' ma lo dico senza recriminazioni, credo sia normale, è la condizione umana dare un po' per scontato quello che si ha, per quanto sia di valore. Poi chissà, c'è sempre tempo”.

Cecilia Morello