Riccardo, da Piombino a Taiwan: il primo italiano a condurre in tv

In Cina per il dottorato di ricerca, ha ottenuto anche il successo

Riccardo

Riccardo

PIOMBINO, 14 marzo 2016 - VOLONTA', determinazione e tanta voglia di farcela. Riccardo Moratto 31 anni, è così, un fiume in piena, e voglia di raccontarsi. “Io ce l'ho fatta e vorrei che molti giovani trovassero la forza anche nella mia storia”. Riccardo è nato e cresciuto a Piombino. Poi è volato a Taiwan (Repubblica cinese) dove vive, lavora, è un ragazzo di successo. A Piombino ha vissuto anni difficili, ha subito il vortice del bullismo, “un paio di volte ha raggiunto picchi di aggressività tale che mi hanno condotto sull’orlo della via del non ritorno, ma per fortuna ne sono uscito”.

Una storia bella, di successo. “Vorrei fungere da sprone per molti altri ragazzi che sono stati vittime o che si trovano al momento in una situazione di bullismo, nonché per tutti quei giovani che stanno prospettando un futuro di lavoro sul mercato cinese”. Tutto è iniziato nel 2008 dopo la laurea in lingue. “Ho ottenuto una borsa di studio del National Science Council di Taiwan (via Parigi) e nel 2009 una borsa erogata dal Ministero (italiano) degli Affari Esteri per un anno di studio in Cina. Terminata questa esperienza, nel 2010 mi sono trasferito di nuovo a Taiwan per intraprendere il dottorato di ricerca in interpretazione di conferenza che ho portato a termine nel 2012. Sono stato il primo straniero ad essere ammesso a tale dottorato di ricerca”.

E ora Riccardo vive e lavora a Taiwan. “Sono un presentatore televisivo, professore universitario, interprete e scrittore. Sono diventato il primo italiano a condurre un programma televisivo in Cina e a pubblicare nella cosiddetta Greater Chinese Area (ovvero a Taiwan, in Cina, in Malesia, a Hong Kong e a Singapore) un libro in cinese interamente scritto da me, il cui leitmotif è la mia storia, il viaggio spirituale e il percorso di crescita che dall’Italia mi ha portato fino in Cina, nonché alcune mie opinioni su problematiche socio-culturali nella società cinese di oggi”.

Consiglieresti ad un ragazzo di avvicinarsi a questo tuo nuovo mondo? “Negli ultimi anni in Italia c’è stato un forte incremento nella percentuale di studenti interessati alla lingua cinese e proprio sotto quest’ottica mi farebbe piacere condividere con loro i miei traguardi che spero possano servire da sprone per molti altri ragazzi che sono appassionati al cinese, che si stanno avvicinando al cinese e lo vedono magari come lo “spauracchio” che in realtà non è, o per tutti quei giovani che stanno meditando la possibilità di intraprendere un percorso di questo tipo”.

Piombino te la porti nel cuore? “Ho sempre avuto un rapporto molto conflittuale con la mia città natale, soprattutto negli anni dello sviluppo formativo. Sono stato oggetto di bullismo da parte di molte persone, bullismo che un paio di volte ha raggiunto picchi di aggressività tale che mi ha condotto sull’orlo della via del non ritorno, ma per fortuna ne sono uscito forte e con la ferrea volontà di prendermi una rivalsa e di farmi un nome. Bene, ad oggi, il nome me lo sono fatto, in Cina. Spero, nel mio piccolo, di poter essere una sorta di modello per molti ragazzi che al momento sono oggetto di bullismo e vorrei dir loro che basta credere in se stessi per ottenere quello che si vuole”.

Maila Papi