Suvereto, lupo scuoiato e appeso. Il sindaco: "Un gesto infame"

La denuncia di Parodi su Facebook. Il ministro dell'Ambiente: "Atto criminale"; e chiede una relazione ai carabinieri. Associazione animalista offre una taglia da 30mila euro

Il cartello a cui è stato appeso il lupo (dal profilo Facebook del Comune di Suvereto)

Il cartello a cui è stato appeso il lupo (dal profilo Facebook del Comune di Suvereto)

Suvereto (Livorno), 28 aprile 2017 - "Questa mattina un gesto infame si è consumato nel nostro territorio". Così, sul profilo Facebook del Comune, il sindaco di Suvereto ha dato notizia del ritrovamento di un lupo, ucciso e scuoiato, appeso a un cartello stradale all'incrocio con la strada che porta a Monterotondo.

Il sindaco, Giuliano Parodi, ha pubblicato la foto "per decenza tagliata", del cartello a cui è stato appeso l'animale. Chi ha compiuto questo  gesto barbaro ha anche affisso sopra l'animale un cartello con scritto: "No agli abbattimenti - sì alla prevenzione". L'amministrazione comunale "condanna il crudele gesto e con la collaborazione delle forze dell'ordine, avvisate dall'assessore Toninelli, prontamente recatosi sul luogo, auspica che i colpevoli siano individuati ed esemplarmente puniti", scrive sempre su Facebook il sindaco Parodi.

"Atto criminale contro specie colpita duramente da bracconaggio", commenta  il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.  Il ministro ha telefonato al generale Antonio Ricciardi, comandante del comando unità tutela forestale ambientale ed agroalimentare carabinieri (CutFaa) per una relazione su quanto accaduto. Il ministro Galletti ha chiesto "un forte impegno ai carabinieri forestali, già a lavoro sull'episodio con i reparti scientifici e il nucleo anti-bracconaggio, per individuare i responsabili di un gesto criminale e di insensata violenza nei confronti della biodiversità e in particolare di una specie duramente colpita dal fenomeno del bracconaggio".

Da parte sua, il Wwf "auspica che i responsabili di questo crimine siano prontamente individuati e consegnati alla giustizia". L’associazione fa sapere che presenterà un esposto alla procura competente "chiedendo che siano avviate indagini rapide ed accurate, e ha attivato i propri avvocati e il nucleo toscano delle guardie volontarie. Il Wwf si costituirà parte civile nel processo che auspichiamo in questo caso si avvii subito".

L'Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) dice: "Ecco il risultato della caccia alle streghe lanciata dal Ministro dell’Ambiente, da alcune Regioni, Toscana in testa, e da alcune associazioni di categoria degli allevatori e degli agricoltori, che per mesi ci hanno martellato con una inesistente emergenza-lupi".

"Non è più rinviabile - aggiunge l'Enpa - l’adozione immediata delle misure di prevenzione, di contrasto al bracconaggio, di intensificazione del controllo del territorio e di tutto quello che favorisca la convivenza con questo animale superprotetto, da norme italiane e internazionali. Rivolgiamo, pertanto, un forte appello al presidente della Conferenza delle Regioni affinché inserisca nell’ordine del giorno della prossima settimana il varo del documento. Il vero pericolo insomma non sono i lupi, ma, come dimostra questo raccapricciante animalicidio – si tratta peraltro di situazioni tutt’altro che nuove in Toscana – i bracconieri e tutti coloro i quali, dalla deregulation del pascolo alla ricerca del consenso elettorale, fomentano l’odio verso gli animali".

Secondo l'Enpa è in atto una vera campagna di terrorismo: "Chiediamo al governo di assumere le sue responsabilità, chiediamo ai Carabinieri Forestali di intensificare i controlli sul territorio, chiediamo a tutte le autorità competenti il ripristino della legalità. Chiediamo ai cittadini di isolare i responsabili di questa strage".

L’Ente Nazionale Protezione Animali ha dato incarico al proprio ufficio legale di assumere ogni iniziativa utile, che contribuisca a individuare chi ha ucciso il lupo. Contro i responsabili l’Enpa si costituirà parte civile.

E l'Aidaa (associazione ialiana diefea animali e ambiente) offre una taglia da 30.000 euro a chiunque aiuterà a individuare, denunciare e far condannare i responsabili dell'uccisione e dello scuoiamento del lupo. Le segnalazioni potranno essere inoltrate telefonicamente al numero 3511804615.