Nave Urania, pronti gli avvisi di garanzia per il reato di omicidio colposo

Tragedia in porto, disposta l'autopsia sul corpo della vittima

La nave Urania e, nel riquadro, la vittima

La nave Urania e, nel riquadro, la vittima

Livorno, 30 agosto 2015 - C’è una clamorosa novità nell’indagine della Procura sulla tragedia che è accaduta martedì pomeriggio al Bacino Mediterraneo sulla nave oceanografica Urania. Tragedia nella quale ha perso la vita il marittimo Gabriele Petrone. Stamani la polizia giudiziaria notificherà gli avvisi di garanzia alle persone che l’autorità giudiziaria ha individuato come presunti responsabili. L’indiscrezione è arrivata nella tarda serata di ieri. Si tratta di una raffica di avvisi di garanzia che permetteranno alla Procura di formalizzare ai consulenti gli incarichi per gli accertamenti irripetibili come l’autopsia sul corpo della vittima e eventuali altre consulenze. Gli avvisi di garanzia ipotizzano il reato di omicidio colposo aggravato dalle lesioni.

Che la Procura avesse indviduato la rosa degli indagati era prevedibile dopo aver sentito tutte le persone collegate alla tagedia. Ieri mattina la stretta finale: la polizia giudiziaria ha avuto una riunione con il pubblico ministero Antonella Tenerani che coordina le indagini. Un simmit nel quale è stato decisa la notifica degli avvisi di garanzia. La procura ha acquisito documenti per cercare di individuare la catena delle presunte responsabilitò e per cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente. Non scriviamo i nomi delle persone indagate perché solo oggi verranno in possesso dell’avviso di garanzia con il quale dovranno nominare un difensore. Non si esclude che domani vengano formalizzati gli incarichi pr gli esami.