Accoltella e uccide convivente al culmine di una lite: arrestata per omicidio volontario

Poi chiama il 118. L'uomo è morto in ospedale per emorragia

Fabrizio Gratta, morto in ospedale per emorragia a seguito della coltellata

Fabrizio Gratta, morto in ospedale per emorragia a seguito della coltellata

Livorno, 9 settembre 2016 - A Piombino questa mattina intorno alle tre è scoppiata una violenta lite tra due conviventi, 44enne lei e 49enne lui. Lei, Beatrice Paini,  al culmine della rabbia ha afferrato un coltello e ha trafitto l'uomo, Fabrizio Gratta,  all'addome. Quando si è resa conto di quello che aveva fatto, ha chiamato il 118 e sul posto, in località Porto Vecchio, sono accorsi anche i carabinieri.

L'uomo è stato portato in ospedale dove è morto per emorragia all'addome. La donna, interrogata dal pm di turno Manucci nella caserma dei carabinieri di Piombino, è poi stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario. Al momento si trova nel carcere Don Bosco di Pisa.

Secondo quanto ricostruito, all'origine della lite, scoppiata al ritorno a casa da una serata fuori, dove forse la coppia aveva bevuto un po' troppo, cosa che avrebbe continuato a fare anche una volta rientrati, sembrano esserci stati futili motivi. 

La donna, avrebbe sottovalutato la gravità della ferita riportata dal compagno, dalla quale non sarebbe uscito molto sangue. Fabrizio Gratta, è morto poche ore dopo l'arrivo in ospedale nonostante i medici abbiano tentato di tutto. I parametri del 49enne sono precipitati, probabilmente a causa della lesione mortale di alcuni organi o di una emorragia interna.