Il ricordo della strage del Moby Prince. ‘La città vuole risposte da 26 anni’ / FOTO

Lunedì ci sarà il presidente della Commissione Parlamentare

Loris Rispoli, l'assessore Francesco Belais e Stefano Di Bartolomeo

Loris Rispoli, l'assessore Francesco Belais e Stefano Di Bartolomeo

Livorno, 8 aprile 2017 - Scocca il 26esimo anno in attesa di giustizia e di risposte che non sono agognate solo dai familiari delle vittime del Moby Prince ma dalla città intera. Il sindaco Nogarin è stato il primo a utilizzare il termine strage per un episodio marchiato a fuoco nella storia di Livorno. E questo è stato. Lunedì si svolgeranno le cerimonie commemorative per ricordare la notte in cui 26 anni fa, al largo davanti alla città. morirono per un incendio 140 persone. «Talmente grave che è quasi inconcepibile – ha detto l’assessore alla cultura, Francesco Belais – Una cosa è commemorare una tragedia dopo 26 anni, ma ricordando i fatti e le persone. Altra è farlo quando ancora la ferita è aperta e i dubbi e i punti oscuri sono ancora troppi. Servono risposte a livello nazionale».

Durante l’incontro previsto a Palazzo Civico, tra l’altro, interverrà anche Silvio Lai che della Commissione Parlamentare d’inchiesta è presidente «e che speriamo possa portare buone novità in relazione a fatti e responsabilità che sono anche quelli di un armatore e di una Capitaneria e di un comandante inadeguati quella notte nella gestione dei soccorsi – ha aggiunto Loris Rispoli, presidente dell’associazione #iosono141 – Sfileranno al corteo anche studenti del Colombo con le maglie, dopo aver partecipato a un progetto per realizzare una locandina che hanno mandato non solo in giro per Livorno ma anche Cecina e Rosignano». «Questa è la più grande strage sul lavoro – ha concluso Stefano Di Bartolomeo, presidente dell’associazione mutilati e invalidi di Livorno – Io il 10 aprile ero sposato da poco, a marzo era nata mia figlia che oggi a sua volta è diventata mamma. Sono passate tre generazioni, senza risposte. E’ tempo di dire basta».   Lunedì alle 11 la deposizione di una corona al monumento di Fortezza Nuova dove sarà inaugurato il Giardino della memoria. Alle 12 funzione in Cattedrale con il vescovo Simone Giusti, poi alle 15 l’atteso incontro a Palazzo Civico del sindaco con i familiari e alle 17 l’avvio del corteo fino al porto. Alle 17.45 all’Andana degli Anelli la deposizione del cuscino di rose del Presidente della Repubblica, la lettura dei nomi delle vittime e il lancio delle rose in mare.