"Fuori piove": Serena e le sue donne al Salone del Libro

Un romanzo nato "per scherzo" ha trasformato una psicoterapeuta di Castiglioncello in una scrittrice 'in tour'. L'esordio di Serena Riccardulli

Serena Ricciardulli

Serena Ricciardulli

Cecina (Livorno), 13 maggio 2017 - E’ un romanzo nato quasi per scherzo. “Doveva essere un regalo di Natale per le mie amiche”. Invece Serena Ricciardulli, psicoterapeuta livornese che vive a Castiglioncello, lo scorso gennaio ha firmato con la casa editrice siciliana Bonfirraro e sarà domenica 21 al Salone del Libro di Torino, intervistata dalla blogger Giulia Ciarapica per parlare del suo romanzo d’esordio.

‘Fuori piove’ parla di legami, di cinque donne, ma soprattutto di emozioni declinate al femminile, che poi sono proprio le donne, amiche e familiari dell’autrice, che l’hanno in qualche modo ‘costretta’ a cercare un editor. “Così ho mandato una mail a Samantha Bruzzone, che tra l’altro firma la prefazione del mio romanzo. Le ho inviato le mie pagine così, quasi vergognandomi di farle leggere a qualcuno come se fosse un ‘libro vero’ mentre io ho sempre fatto tutt’altro. Invece lei mi ha risposto e mi ha detto che meritava di essere pubblicato”. Poco dopo è arrivato anche l’interesse di diverse case editrici e a gennaio la firma con la Bonfirraro.

Serena Ricciardulli, 40 anni, si trova improvvisamente ad essere un’autrice di romanzi, “mi sento in un frullatore, ancora non ho realizzato” ammette, con un tour di presentazioni che parte proprio oggi da Cecina con un’anteprima, alle 18 al circolo Il Fitto. Una sorta di test prima dell’appuntamento più importante, a Torino. “Già tutto questo è ben oltre le aspettative. Il romanzo ha avuto un ottimo riscontro finora anche se il vero banco di prova deve ancora arrivare”. E sarà quello dei lettori: Fuori piove arriverà in tutte le librerie a partire dal 18.

"Il romanzo - spiegano dalla casa editrice che più di ogni altra lo ha voluto - ha un taglio dolce amaro all’interno di uno dei più profondi sentimenti, l’amicizia, impregnando il suo romanzo dello spirito newyorchese (alla “Sex and the city” per intenderci) condendolo dell’animo dissacrante dei livornesi: non mancano, infatti, le citazioni modaiole né le prese in giro volgari. Si sente, infatti, anche Bobo Rondelli (“...bella Livorno mi fermo qui, dentro a un bordello di Madame Sitrì”) tra le righe di questo libro, il cantautore livornese che trasuda vita, una ‘voce porto’, appunto, con tante navi dentro, così come porti sicuri sono, le une delle altre, le cinque protagoniste. Nel corso della narrazione si scoprirà come le amiche di una vita, l’una attraverso l’altra, scopriranno di essere come funambole sulla corda, costrette dalla vita a non fermarsi e continuare a camminare, per non cadere, perdendosi per poi ritrovarsi, trovando ognuna un punto di equilibrio, nuovo e diverso".