Spari in tribunale, chiesto l'ergastolo per Giardiello: uccise Claris Appiani

La richiesta del pm nel processo all'uomo che sparò al tribunale di Milano uccidendo tre persone. Il padre dell'avvocato elbano: «La richiesta è giusta, mio figlio è stato attirato in un'imboscata»

Lorenzo Alberto Claris Appiani (Ansa)

Lorenzo Alberto Claris Appiani (Ansa)

Livorno, 1 luglio 2016 -  Il pm di Brescia Isabella Samek Lodovici ha chiesto la condanna all'ergastolo per Claudio Giardiello, l'uomo che il 9 aprile di un anno fa entrò a Palazzo di giustizia di Milano con una pistola e uccise tre persone. Tra le vittime anche l'avvocato di origine elbana Lorenzo Alberto Claris Appiani, insieme a Giorgio Erba e al magistrato Fernando Ciampi. Dai consulenti del giudici Giardiello è stato dichiarato capace di intendere e volere e la lettura della sentenza è attesa per il prossimo 14 luglio. 

«Quella del pm _ secondo l'avvocato Cesarina Barghini, legale dei familiari di Lorenzo Claris Appiani_ è stata una ricostruzione molto precisa e dettagliata ed è stato messa in evidenza la premeditazione che è l'aspetto che porta alla richiesta del massimo della pena». Per Aldo Claris Appiani, padre di Lorenzo «non si poteva non chiedere l'ergastolo vista la premeditazione.. Mio figlio è stato attirato in un'imboscata perché quella mattina non doveva esserci ed è stato chiamato come teste dalla difesa di Giardiello, segno della lucida premeditazione».