Con i «Sup» si cammina sull’acqua. E in 120 vanno all’aperitivo via mare

Brindisi al centro windsurf dei Tre Ponti, poi via verso il tramonto

Il "gruppone" dell'aperiSup

Il "gruppone" dell'aperiSup

Livorno, 26 luglio 2015 - «Guarda là, c’è Gesù che cammina sulle acque». Di tempo ne è passato tanto da quando i primi Sup (acronimo per Stand up paddle) hanno fatto la loro comparsa a largo delle nostre coste, accompagnati dall’immancabile ironia dei bagnanti livornesi. La tavola da surf da cavalcare in piedi con una pagaia in mano in tre anni è diventata un vero e proprio must e il litorale labronico si è popolato di sup. E, se fino a qualche tempo fa vederne uno destava scalpore e curiosità, oggi i «suppisti» sono diventati quasi un ornamento naturale alle onde del mare. E qual è il modo migliore per celebrare questa nuova moda se non con un bell’aperitivo? Giovedì sera oltre centoventi persone si sono ritrovate al Centro Windusrf Tre Ponti per fare il primo «AperiSup» di Livorno. Radunati alla Rotonda intorno alle 19.30, ragazzi e ragazze, bambini, ma anche persone in su con l’età, alle 20 hanno imbracciato la pagaia e sono montati sulla tavola per dirigersi verso il tramonto.

Occhiali da sole, costumi hawaiani, collana di fiori per le donne e tanta voglia di divertirsi. Organizzata con un tam tam sui social network insieme a Hoasy e alla pagina Facebook «Federico Mantovani l’AperiSup», l’iniziativa più cool dell’estate ha avuto un grandissimo successo. Prima di salpare verso il largo, i partecipanti hanno dovuto compilare un modulo d’iscrizione del Circolo CalaSole. E poi, proprio nel momento del cala sole i «suppisti» sono parti. In acqua i più esperti non hanno avuto problemi a pagaiare e a muoversi. Ma anche chi è montato sul sup per la prima volta, dopo qualche minuto di instabilità, ha trovato l’equilibrio e ha iniziato a divertirsi. Prima di posare le tavole e iniziare a mangiare, con gli ultimi raggi del sole, è stata scattata una bellissima foto di gruppo con tutti i ragazzi e le ragazze seduti sul muretto dei Tre Ponti. Il tutto accompagnato dalla musica di sottofondo.

«Questa è una disciplina fantastica – hanno detti dei ragazzi che hanno partecipato all’AperiSup –, appena l’abbiamo scoperta ce ne siamo subito innamorati». In effetti, cavalcare il sup è semplicissimo. Basta montare in piedi, avere un minimo di equilibrio e il gioco è fatto. E poi è un’attività che crea aggregazione e socializzazione. Lo dimostra il fatto che all’AperiSup erano presenti oltre centoventi, 126 per la precisione. Per salire sul sup non serve alcun tipo di attrezzatura specifica, basta solo il costume. D’estate in molti stabilimenti balneari è possibile noleggiarne uno per un’ora. In inverno, invece, il sup si può trovare solamente al Centro Wind Surf Tre Ponti dove, per proteggersi dall’acqua fredda, vengono consegnate anche delle mute da sub.