"I lavori servano per rimuovere le tubature"

Cecina: Medicina Democratica interviene. "E' l'occasione giusta per togliere l'amianto dalla rete"

I lavori nel centro di Cecina

I lavori nel centro di Cecina

Livorno, 5 dicembre 2015 - Tubazioni dell’acqua in amianto, proprio nei pressi dell’area di cantiere del centro cittadin. «Se non ora, quando? E’ l’occasione per sostituirli». L’appello arriva da Medicina Democratica, attraverso Maurizio Marchi e Marisa Italiano. «La presenza di tubi in amianto risulta – sottolineano – dal sito dell’Autorità Idrica Toscana -. Rilasciano ben 2.132 fibre per litro d’acqua secondo l’ultima analisi, datata 27 dicembre 2014. E’ molto strano che il sindaco non abbia finora posto il problema ad Asa visto che i lavori sono cominciati a inizio novembre. Comunque, meglio tardi che mai: è meglio allungare di una settimana i lavori, magari posticipandoli, che non far sorbire alla popolazione per altre decine di anni le fibre cancerogene». Ma è proprio sui tempi che è maggiore la polemica riguardante i lavori di rifacimento della pavimentazione del centro cittadino. Cominciati in tutta fretta dal momento che ci sono state delle risorse in più da spendere per via del patto orizzontale tra comuni, dovranno concludersi prima dell’8 dicembre, come ha assicurato il sindaco, per non compromettere lo shopping natalizio. E il meteo finora ha aiutato: i lavori sono a buon punto. Ma Medicina Democratica avverte: «Facciamo notare che in centro a Cecina gravitano migliaia di persone, pizzerie, ristoranti, bar, e tutti usano acqua con fibre di amianto accertate dal servizio pubblico. Se non ora quando saranno sostituiti i tubi?».

Ma il centro cittadino, a dire il vero, non è l’unica area ad essere a rischio. «Ricordiamo che Cecina – proseguono Marchi e Italiano – è il comune in condizioni peggiori, con il 37 per cento delle tubazioni dell’acquedotto in cemento-amianto contro il 22,20 di Rosignano (comunque percentuale altissima) e il 26 di Castagneto, che comunque vanno cambiate». Medicina Democratica conclude ricordando anche quanto già denunciato dall’associazione Vita Indipendente: «Quel tipo di pavimentazione (i sanpietrini, ndr) crea problemi alle carrozzine dei diversamente abili. Il buon senso suggerisce che si sospendano i lavori, si rivalutino alla luce dei problemi evidenziati, per riprenderli dopo le festività». Ma è difficile se non impossibile che la richiesta venga accolta.