Cane ucciso, il responsabile confessa: "Volevo dormire e lui abbaiava"

Il 37enne livornese è accusato di uccisione di animali

Snoopy con Anna Rita Vincenzoni, in una bella foto dal profilo Facebook

Snoopy con Anna Rita Vincenzoni, in una bella foto dal profilo Facebook

Livorno, 10 agosto 2015 - Si è costituito il responsabile della morte del cane Snoopy, raggiunto da un colpo di carabina mentre alla finestra aspettava il ritorno dei padroni in via don Albertario nel quariere Corea. Dopo sei giorni di tam tam sui social network, accerchiato dagli amici di Anna Rita Vincenzoni, la padrona di Snoopy, che chiedevano giustizia non ce l’ha fatta e vinto dal senso di colpa ha raccontato tutto. Giura però che non voleva ucciderlo. A sparare è stato un 37enne livornese che lavora al porto. È sconvolto e dice di non riuscire più a dormire da giorni. Era rientrato dal turno di notte – ha raccontato – e di aver sparato per far smettere il cane di abbaiare, per dormire. Il meticcio di sette anni è stato trovato morto dal marito della signora Anna Rita: per lui, niente da fare. Ora la svolta decisiva, l’uomo viene raggiunto dai carabinieri che gli hanno sequestrato la carabina giocattolo. I padroni del cane avevano infatti subito sporto denuncia e le indagini erano partite a razzo. Il 37enne abita a poca distanza dal palazzo di Snoopy. Nella lunga deposizione che adesso dovrà ripetere davanti al pubblico ministero Gianfranco Petralia, ha spiegato anche di avere paura «per le conseguenze che potrebbero capitargli». In questi giorni, infatti, il web si è scatenato chiedendo giustizia. E’ nato anche un gruppo ad hoc «Giustizia per Snoopy». Lui, giura di aver mirato al terrazzo per far tacere il cane e per riuscire a dormire. Ora il 37enne è indagato con l’accusa di uccisione di animali.