Bimba morta a Vada, change.org rilancia la petizione sui dispositivi salva bimbi

Mancano circa 24mila firme

La proposta: un seggiolino salva bebè

La proposta: un seggiolino salva bebè

Vada (Livorno), 29 luglio 2016 - Dopo la morte della piccola Gaia, la bambina di 18 mesi dimenticata in auto dalla madre in provincia di Livorno, la piattaforma di petizioni online Change.org ha rilanciato la mobilitazione per chiedere l'installazione obbligatoria di allarmi anti abbandono sulle automobili. La petizione era stata lanciata dopo il caso del piccolo Luca di Piacenza, morto in circostanze simili nel 2013, da Maria Ghirardelli, medico d'urgenza-emergenza e madre di tre bambini di Esine, un paese della provincia di Brescia. Obiettivo: un dispositivo da introdurre nell'apparecchiatura elettronica delle automobili che dia un segnale di allarme in caso di attivazione del comando di chiusura mentre una cintura è ancora allacciata e il sensore di peso segnala una presenza. Destinatario della petizione: il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Per raggiungere le 75mila firme che la dottoressa Ghirardelli si è prefissa di raccogliere, ne mancano circa 24mila.

Negli scorsi giorni il tema dell’installazione nelle auto dei dispositivi sonori salva-bimbi è stato ripreso da più parti. Ne hanno parlato, infatti: l'assessore regionale Ceccarelli, il vice presidente del Consiglio regionale toscano De Robertis e il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini.

Tra l'altro un brevetto per un dispositivo simile è stato depositato proprio da una scuola di Bibbiena ma mai messo in commercio.