'Mio figlio preso a schiaffi e sputi'. Denuncia-choc di una mamma

Alunno autistico vittima del bullismo in una scuola elementare elbana

La mamma ha raccontato la sua vicenda alla trasmissione Mattino Cinque (foto repertorio)

La mamma ha raccontato la sua vicenda alla trasmissione Mattino Cinque (foto repertorio)

Portoferraio, 20 aprile 2016 - «Sono stata costretta a trasferire mio figlio in un un’altra scuola elementare facendo venti chilometri ogni volta sia per andare che per tornare. Quando era nervoso veniva portato in corridoio o a fare una girata invece di farlo ambientare con gli altri bimbi. Ed è stato anche oggetto di episodi di bullismo, preso a sputi e a schiaffi».

Parole pesanti come macigni quelle pronunciate ieri da una mamma elbana nel corso della trasmissione televisiva «Mattino Cinque», trasmessa dalle reti Mediaset nella quale, lanciando pesanti accuse, ha raccontato la storia del figlio undicenne, affetto da autismo, e della sua decisione di portarlo altrove. Parole che hanno suscitato stupore e sconcerto negli ambienti della scuola – ma anche il tutto il paese dove si trova – che il bambino ha frequentato fino allo scorso mese di marzo.

«L’amarezza per quanto abbiamo visto e sentito – dice il dirigente scolastico della scuola – è grande. Delle cose dette l’unica vera è quella di un episodio di bullismo a bordo dello scuolabus, riguardo il quale, pur essendo avvenuto fuori dalla scuola, ci siamo subito attivati con il comune coinvolgendo le forze dell’ordine e promuovendo incontri con i genitori e i ragazzi perchè da parte nostra su questi temi c’è la massima attenzione».

Il preside ribadisce che, per quanto riguarda la gestione dei bambini con disabilità, la scuola non ha assolutamente niente da rimproverarsi. «Il bambino – aggiunge – era seguito da un insegnante di sostegno uno ad uno e da un educatore. Tutto l’orario, ora per ora, veniva coperto regolarmente. E su di lui erano stati attivati anche specifici percorsi personalizzati».

La vicenda è destinata ad avere strascichi giudiziari. Riunitosi d’urgenza ieri pomeriggio, il consiglio di istituto ha infatti deciso di adire le vie legali a tutela del personale e del proprio operato. «Senza che sia stata verificata la corrispondenza al vero e senza alcun confronto – si legge in una nota diffusa – sono state fatte dichiarazioni false e denigratorie. Il nostro istituto ha sempre riservato particolari attenzioni e cure agli alunni con disabilità, attivando, anche nel caso specifico, progetti individualizzati. Condanniamo il processo mediatico che espone la comunità scolastica tutta a conflitti che si riverberano sulla vita dei minori». «Agli atti della scuola – si conclude il comunicato dell’istituto – è verificabile dalle autorità competenti tutto il lavoro fatto in questi anni a tutela dell’alunno in questione».