«Abbiamo dato il voto a Nogarin. Ora dia risposte alle famiglie sfrattate»

Emergenza casa, assemblea in piazza Cavallotti con il sindaco

Assemblea in piazza (foto Novi)

Assemblea in piazza (foto Novi)

Livorno, 6 luglio 2014 - «NO AL PIANO CASA» contenuto nel decreto 47 del governo Renzi (detto anche decreto del ministro Lupi). Questo è la risposta del Comitato diritto alla casa di Livorno e del sindacato Asia. L’avvocato Vincenzo Perticaro del Foro di Roma e il segretario nazionale del sindacato Asia-Usb Angelo Fascetti insieme a Giovanni Ceraolo della segretaria livornese venerdì pomeriggio hanno incontrato i cittadini in piazza Cavallotti. Lo hanno fatto per spiegare in cosa consiste il decreto 47 e i risvolti «deleteri per le famiglie sfrattate per morosità incolpevole costrette ad occupare alloggi pubblici vuoti ed inutilizzati, oppure immobili pubblici anche questi inutilizzati». L’avvocato Perticaro ha detto: «L’articolo 5 del decreto 47 del 28 marzo 2014 ha solo finalità repressive perché cancella la residenza per i nuclei familiari che risiedono senza titolo in abitazioni e immobili occupati, sia pubblici, sia privati. A Livorno la norma è stata applicata per la prima volta contro Ceraolo e abbiamo fatto ricorso al Tar. Invitiamo chi fosse colpito da analogo provvedimento a rivolgersi al sindacato Asia che lo tutelerà». 

MA L’ARTICOLO 5 impone anche «il taglio delle utenze, ossia acqua, luce e gas». Dunque «se applicato alle migliaia di casi di occupazioni abusive che ci sono in Italia, e alle decine di casi anche a Livorno, si va a punire chi per stato di bisogno e necessità è costretto ad occupare». Infatti ha precisato citando la norma: «L’articolo 5 stabilisce che chi occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l’allaccio a pubblici servizi in relazione all’immobile medesimo». Ma è andato oltre: «Paradossalmente — prosegue — potrebbe essere definito fuori legge anche l’inquilino con il contratto scaduto e non rinnovato e passibile di sfratto per finita locazione». 

FASCETTI ha sottolineato che «mancano in Italia sufficienti alloggi popolari di edilizia sociale al punto che siamo all’ultimo posto in Europa. Ecco perché siamo in giro in Italia e oggi (venerdì, ndr) a Livorno per portare l’attenzione dell’opinione pubblica su queste problematiche. Ma non basta: occorre anche la mobilitazione degli enti locali che devono fare pressione sul governo». 

DI QUI «l’invito al sindaco 5 Stelle Nogarin di aderire alla campagna contro il decreto Lupi e di fare pressione sul governo perché sblocchi i fondi ex Gescal». Paolo Gangemi dell’Unione Inquilini: «Abbiamo dato il nostro appoggio a Nogarin e spero che si impegni al più presto per cambiare corso sul fronte dell’emergenza casa». Come? «Lavorando con impegno da settembre per convincere i privati ad affittare le case a canone concordato con sgravi fiscali. E destinando risorse all’acquisto dell’invenduto a prezzi calmierati».