Roma, 27 marzo 2014 - Il 10 aprile 1991, nelle acque antistanti il porto di Livorno, si verifico' una delle piu' dolorose tragedie della marineria italiana: ben 140 persone persero la vita nel rogo seguito alla collisione della nave Moby Prince con la petroliera AGIP Abruzzo. La piu' piccola passeggera si chiamava Ilenia Canu ed aveva solo un anno.

Gia' nel 1997 furono presentate alcune proposte di inchiesta parlamentare sulla vicenda Moby Prince, ma non ebbero seguito. Lo scorso anno il Presidente del Senato, Pietro Grasso, nel 22° Anniversario dell'incidente del Moby Prince, affermo' la necessita' della 'costituzione di una Commissione d'inchiesta sulle stragi irrisolte in Italia'".

Lo dice Sara Paglini, senatrice 5 stelle. "In quell'occasione - aggiunge - fu inviato un messaggio al Sindaco di Livorno in cui era scritto: 'Come cittadino e come Presidente del Senato rinnovo la mia vicinanza e il mio affetto alle famiglie colpite esprimendo il mio piu' profondo cordoglio per quanti persero la vita in quell'incidente. Le istituzioni e la societa' civile hanno il dovere di rimanere al fianco di chi e' stato colpito da questo tragico evento facendo chiarezza su quanto avvenuto [...]. Mi auguro che anche il parlamento sappia contribuire a questo obiettivo, utilizzando tutti gli strumenti a propria disposizione, a partire dalla costituzione di una Commissione d'inchiesta sulle stragi irrisolte del nostro Paese'. 

Accogliendo l'invito del Presidente del Senato, unitamente alle richieste di verita' e giustizia, che vengono dai familiari delle vittime della nave Moby Prince, nell'approssimarsi del 23° anniversario dell'incidente, riteniamo un atto doveroso la richiesta di istituire una Commissione d'inchiesta bicamerale per far luce su quanto avvenuto nella tragica notte del 10 aprile 1991".

"Moby Prince: 140 morti nessun colpevole', recita cosi' lo striscione dei familiari delle vittime. Non vogliamo che su questa vicenda rimangano ancora delle ombre. I morti del Moby Prince esigono giustizia. Lo scopo che ci proponiamo e' dare risposta a tutti quegli interrogativi e sospetti che i familiari delle vittime hanno evidenziato durante questi anni. Esigenze di verita' che sono proprie non solo dei familiari delle vittime, ne' della sola citta' di Livorno, ma di tutta la collettività", conclude la senatrice.

Ieri anche Sinistra Ecologia Liberta', a prima firma il deputato sardo Michele Piras, e le deputate toscane Marisa Nicchi e on. Martina Nardi, hanno depositato la proposta di legge per l'istituzione di una Commissione d'Inchiesta che faccia piena luce sul disastro.

"Non e' mai stata fatta piena chiarezza - affermano  i deputati di Sel -  lasciando ammantato da una nebulosa di mezze verita' il diritto a giustizia e verita' dei familiari delle vittime. Fra pochi giorni ricorrera' il 23° anniversario di quei fatti e di quell'immenso dolore - concludono i deputati di Sel -  percio' - in raccordo con le associazioni sarde e toscane dei familiari delle vittime - abbiamo deciso di provare la strada di una nuova inchiesta parlamentare, auspicando che la maggioranza - facendo seguito agli appelli del Presidente del Senato Grasso, del presidente Manconi ed agli impegni assunti dall'ex Ministro della Giustizia Cancellieri - possa concordare sull'immediata messa in discussione della proposta di legge".