Isola d'Elba, 11 marzo 2014 - Un bus elettrico per portare i turisti al mare e veicoli "verdi" per la consegna delle merci: queste le soluzioni di trasporto eco-sostenibile testate dall'isola d'Elba grazie ad un progetto europeo. Il Life+ Elba project, partito ad ottobre 2010 e coordinato dall'autorita' portuale di Piombino, si chiudera' a fine marzo 2014. Con un costo complessivo di un milione e settecentomila euro, l'iniziativa ha ricevuto un cofinanzimento Ue di circa 850mila euro. Uno degli obiettivi e' stato quello di ridurre l'impatto
delle auto private e il traffico sull'isola d'Elba, specie durante l'estate, con picchi di 900mila turisti ad agosto.
"Una soluzione che ha avuto grande successo e' stata quella dell'uso gratuito per gli utenti di un bus elettrico per collegare le spiagge e calette del comune di Portoferraio durante l'estate" spiega Giampiero Costagli, responsabile amministrativo del progetto.

Sperimentato nell'estate del 2012, il servizio ha effettuato oltre 1.500 viaggi e trasportato piu' di diecimila passeggeri, con un taglio di 12.116 tonnellate di CO2 e di oltre duemila litri di carburante.
Se volesse replicare il servizio, il comune sa che per due mesi dovrebbe spendere circa 25mila euro. Sempre nell'ambito del progetto europeo, un corriere locale per 16 mesi ha utilizzato un altro
veicolo elettrico, effettuando 6.080 consegne in quasi 500 viaggi, coprendo 5.616 Km. Il risultato e' stata una riduzione di oltre ottomila tonnellate di emissioni di CO2 e del consumo di 873 litri di
carburante. Altri mezzi ibridi sono stati impiegati per le consegne da un servizio lavanderia per gli alberghi, da un negozio di apparecchiature elettroniche e da un panificio.
Non ha avuto invece altrettanta fortuna la sperimentazione della creazione di una base logistica a Piombino per razionalizzare l'invio delle merci all'isola d'Elba, solo su base volontaria. Il test
condotto invece all'Elba potra' essere utile anche ad altre isole del Mediterraneo interessate ad una mobilita' piu' sostenibile. L'isola di Corfu', partner del progetto europeo, sulla base dei dati dell'isola
toscana ha condotto un proprio studio di fattibilita'.