IL 24 MARZO la Coltelleria Parigi compirà 90 anni. Un record che in tempi di crisi si trasforma in primato. Il negozio di via delle Bandiere entra così a far parte della storia della città e anche della Toscana. Il 24 marzo del 1924 la ditta «Parigi» di Alfonso Parigi è stata iscritta all’ufficio provinciale dell’economia corporativa di Livorno. Da allora, dal primo negozio in piazza Cavallotti 5 nei pressi del forno della famiglia Mascagni, sono trascorse quattro generazioni. E la coltelleria è tra le poche della Regione e conosciuta in tutta Italia ed anche all’estero: dal 1953 è in via delle Bandiere. Una sorta di boutique del coltello gestita da un paio d’anni da Elisa Parigi, una laurea in psicologia, la quarta generazione di una famiglia che a pieno titolo ha percorso la storia del commercio labronico. Elisa Parigi, 32 anni, madre di Chiara, cinque mesi, mascotte dell’attività, è affiancata dal padre Giuseppe.

 

Livorno, 28 febbraio 2014 - ED È PROPRIO con lui, con Giuseppe, e con la figlia Elisa, che ripercorriamo la storia di questa fantastica attività artigianale dove la passione, la professionalità e la gentilezza rappresentano la carta di identità del negozio a due passi da piazza Cavour e nella zona del salotto della città.

Giuseppe Parigi sfoglia con La Nazione l’album dei ricordi.
«Alfonso Parigi, il capostipite di questa attività, era mio nonno. Era nato a Scarperia il paese nel fiorentino famoso per la tradizione della coltelleria. Sono nate lì le botteghe arigianali dei coltelli. Stiamo parlando della fine dell’Ottocento. Nonno Alfonso durante la Prima Guerra Mondiale lavorò come battitore in cantiere a Livorno e da allora non è mai lasciato la città. Anzi dopo la guerra ha aperto il primo negozio in piazza Cavallotti».
Chi erano allora i clienti di nonno Alfonso?
Ricorda Giuseppe «Mio nonno era anche arrotino e vendeva coltelli artigianali ad alcune categorie di commercianti come i macellai. Ma soprattutto riforniva le cucine dell’ospedale. Abbiamo recuperato un coltello di quegli anni. Con la seconda guerra mondiale la zona di piazza Cavallotti era una zona interdetta, così mio nonno e mio padre Umberto si sono trasferiti in corso Amedeo. Dal 1953 il negozio è sempre stato qui in via delle Bandiere. Avevo 17 anni quando ho iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia».
Il vostro è un settore particolare come si sono trasformate l’attività e la clientala negli anni?
Giuseppe, la figlia Elisa e Elena, la moglie di Giuseppe, insegnante elementare, raccontano: «Da noi è possibile trovare coltelli artigianali, coltelli che non arrivano solo da Scarperia o dalla Sardegna o da altre zone famose per la produzione, ma anche dall’estero. Abbiamo coltelli per la pesca sportiva per la caccia, per ogni tipo di esigenza». Ma la coltelleria Parigi non è solo in pol position per i coltelli negli anni si è specializzata anche in altri settori come l’oggettistica per la cura della persona, così pennelli e rasoi da barba di prima qualità, accessori per la bellezza e per la cura della persona. E da quando Elisa è diventata la manager dell’attività in via delle Bandiere si possono trovare anche accessori per la cucina.
«SONO un’appassionata di cucina così – spiega Elisa- questa passione è entrata nella nostra attività con accessori per cucina».
Qualità, originalità e durata sono le caratteristiche degli accessori che è possibile trovare in via delle Bandiere. «Per Natale tanti clienti dicono che da noi è possibile trovare il regalo originale che dura nel tempo. Cerchiamo di essere aggiornati e di proporre cose diverse. Per questo frequentiamo molto anche mostre e fiere all’estero. Siamo andati in Francia, in Germania, ma abbiamo anche contatti con arigiani italiani specializzati nel settore. Uno di questi viene dalla Sardegna che è famosa per la coltelleria.