Livorno, 6 novembre 2012 - La Misericordia di Gabbro a Castelnuovo non potrà esporre nei propri spazi immagini sacre come il crocifisso. Questo il diktat del Comune di Rosignano Marittimo, proprietario dei locali. ''Il divieto di esporre immagini sacre e quindi anche il Crocifisso - spiega il governatore della Misericordia di Castelnuovo Andrea Filippi - ci è stato prima imposto a voce e successivamente con una lettera della dirigenza del settore patrimonio del Comune, come garanzia dei locali pubblici messi a disposizione dall'amministrazione comunale. Abbiamo comunque preferito procedere sulla nostra strada e nonostante il divieto il crocifisso è rimasto al suo posto''. Della vicenda, spiega ancora, ''abbiamo anche informato la Misericordia di Firenze e il vescovo di Livorno Simone Giusti che senza titubanze è venuto a benedire la sede per l'inaugurazione''.

Il comune ha precisato che si tratta di un luogo non destinato solo alla Misericordia e quindi nella consegna dei locali è stata seguita la procedura già attuata anche per altri enti: essendo un luogo pubblico con uso plurimo, non possono essere esposti simboli di nessun tipo, compreso il crocifisso.

Della questione si occuperà ora anche il Consiglio regionale della Toscana con un'interrogazione presentata oggi dal consigliere del gruppo Più Toscana Gian Luca Lazzeri secondo cui è ''un vero e proprio atto politicamente retrò, che riporta con la memoria a un vecchio e antico sentimento anticlericale. Un atto da condannare. Mettere a disposizione della Misericordia dei locali per continuare la propria opera di carità cristiana - conclude - e, nel frattempo, vietarle di esporre il Crocifisso, negandole la propria identità, è un'assoluta contraddizione''.