Livorno, 1 agosto 2012 - La nave idrografica "Ammiraglio Magnaghi" della Marina militare sta continuando le ricerche dei fusti tossici a largo di Livorno, vicino all'Isola della Gorgona, e sta setacciando il fondale per localizzarli e ha registrato una concentrazione di "anomalie" sonico-magnetiche, sulla direttrice Nord-Sud, parallela alla costa, a circa 4-6 miglia, sintomo della probabile presenza dei fusti tossici.

I fusti, non ancora individuati, erano stati persi in mare dalla nave Eurocargo Venezia a dicembre scorso, al largo di Livorno, in un`area nei pressi dell'Isola Gorgona. Per la localizzazione dei fusti, l'unità idrografica - spiega la Marina militare - utilizza la dotazione di sofisticate apparecchiature quali il "Side Scan Sonar" e il magnetometro. In undici giorni di lavoro è stata splorata un'area di 12 chilometri quadrati, dove sono state condotte attività batimetriche di "multibeam" (multifascio), propedeutiche all'impiego del "Side Scan Sonar". Nelle ultime ore, il Magnaghi ha iniziato una fase di "finitura", ovvero una fase di investigazione più fitta delle aree lasciate vuote, non esplorate nelle precedenti ricerche.

L'area è stata stabilita dopo studi approfonditi da parte dell'Istituto idrografico della Marina militare, che ha valutato le correnti e le possibili derive che avrebbero potuto seguire i fusti. Una fase che potrebbe essere conclusa il prossimo 2 agosto. Si stima che Nave Magnaghi, a termine operazione, avrà perlustrato circa 18 chilometri quadrati.

Fonte: TMNews