Livorno, 5 novembre 2010 - Tanta paura, fiamme molto alte, ma alla fine il peggio è stato scongiurato e, quel che è più importante, nessuno si è fatto male. Alle 15 di ieri un grosso incendio si è sprigionato dal forno di verniciatura della carrozzeria Capri in via Gozzano, al Picchianti. In quel momento i tre soci (Mauro Succi, Massimo Cioni e Federico Lemmi) si trovavano all’interno del capannone e stavano scaldando il forno per mettere poi dentro un pezzo da far asciugare. Temperature basse, tra i 20 e i 30 gradi, non certo tali da giustificare un incendio. Eppure è successo.

 

"Mentre preparavamo il forno — ci ha detto Mauro Succi — i filtri delle vernici hanno preso fuoco. Siamo subito intervenuti con gli estintori, chiudendo le vernici in magazzino, dotato della porta taglia-fiamme, e portando all’esterno le due auto che erano in carrozzeria. Quando pensavamo che il peggio fosse passato, ci hanno avvisato che altre fiamme stavano uscendo dalla canna fumaria. Ci siamo spaventati perché accanto abita una famiglia".
 

 

Gli operai dei capannoni vicini hanno provato ad aiutare i soci della Carrozzeria Capri, ma con gli estintori era impossibile arrivare alla canna fumaria. In dieci minuti è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco con un mezzo e un’autobotte di appoggio. "È partita una fiammata all’interno del forno — ci ha spiegato il caposquadra dei vigili del fuoco — che ha spalancato la porta come se ci fosse stata un’esplosione, poi le fiamme sono uscite anche dalla canna fumaria. Avevo già fatto un intervento come questo alla Carrozzeria Franchi, per cui ho subito detto ai ragazzi di smontare i pannelli della canna fumaria altrimenti non avremmo mai spento l’incendio. Sono cose che possono capitare, non si tratta certo di un’operazione sbagliata dei carrozzieri: con il tempo, residui di vernice e pulviscolo possono depositarsi e basta uno sbalzo improvviso di temperatura per mandarli in fiamme. Ecco come è partito l’incendio".