Portoferraio (Livorno), 10 marzo 2010 - Anche l’Elba si è svegliata ieri sotto la neve. Un fenomeno insolito per l’isola napoleonica che ha provocato grossi disagi alla circolazione stradale con diverse località rimaste a lungo isolate. Imbiancati tutti i rilievi, i candidi fiocchi sono caduti abbondanti un po’ dappertutto e soltanto in riva al mare – dove la neve è caduta mista a pioggia – non hanno attecchito. In alcuni momenti della giornata sull’isola le strade aperte al transito erano in pratica meno di quelle chiuse.

 

Per diverse ore l’isola è rimasta divisa in due tronconi: la strada provinciale Portoferraio-Procchio è stata interdetta al transito dalle 8.30 alle 10.30 e poi nuovamente per qualche ora nel pomeriggio (ne hanno pagato le conseguenze anche i vigili del fuoco che hanno raggiunto a fatica Marina di Campo per una chiamata relativa ad un quadro elettrico che fumava in un appartamento in via Santa Trinità) perché la neve presente sulla carreggiata nella zona del Capannone impediva la circolazione in sicurezza. Chiuse anche la strada del Monumento (dove comunque era già vigente un divieto di transito per i lavori in corso al ponte di Laconella), il Volterraio, la strada dei Chiusi che scende a Rio nell’Elba e la comunale di Colle Reciso.

 


Tutti quanti tratti viari in cui, soprattutto nei tratti in pendenza, si sono registrati intraversamenti di auto ed in qualche caso anche qualche uscita di strada. Il tutto per fortuna senza alcun danno per le persone. Le situazioni di maggiore emergenza si sono però registrate nel versante occidentale dell’isola. Nei paesi di Marciana e Poggio, situati ad oltre 300 metri di altezza, la neve ha raggiunto i 40-50 centimetri, nelle frazioni collinari di San Piero e Sant’Ilario i 20-30 centimetri. Poggio e Marciana – dove il sindaco Patrizia Bulgaresi ha emanato con urgenza un’ordinanza di chiusura delle scuole per la giornata di ieri ed anche per quella di oggi – sono rimaste a lungo isolate per l’impraticabilità (anche per la caduta di alcuni alberi) della provinciale da Marciana Marina, della Civillina, della Costarella e del tratto più in quota dell’anello occidentale.

 

Ed anche San Piero e Sant’Ilario nel primo pomeriggio non potevano essere raggiunte. Grande il lavoro per operai della Provincia, Protezione Civile, polizia municipale e carabinieri.