{{IMG_SX}}Livorno, 7 novembre 2008 - "Spero almeno che abbia un minino di rimorso». Riccardo Ganni, molto conosciuto perché è il patron dei bagni Lido, è una delle vittime dell’ex promotore finanziario ed è lui che ha avuto il coraggio di denunciarlo nel giugno del 2007. La ferita dell’imprenditore livornese a distanza di un anno non si è ancora rimarginata perché Michele Simoni, l’ex promotore finanziario che gli ha portato via tanti soldi, era anche uno dei suoi migliori amici, anzi la persona della quale si fidava ciecamente. Ebbene Riccardo Ganni dopo il danno economico subito, dopo la delusione per quanto è successo, è stato per calunnia denunciato da Michele Simoni. Ieri Riccardo Ganni è stato nuovamente coraggioso e ha raccontato la sua disavventura senza vergogna.

 

 "Ci sono altre persone che sono state truffate — dice l’imprenditore — che si vergogano di uscire di casa e dire che hanno perso tutti soldi che avevano affidato a Michele Simoni". Le vittime della presunta truffa sono 15 clienti dell’ex promotore finanziario. Nell’elenco anche due anziane zie dalle quali Simoni si era fatto consegnare i libretti degli assegni e il loro denaro, secondo quanto è stato ricostruito dalla Guardia di Finanza - hanno seguito da vicino l’indagine i finanzieri Tozzini e Cambursano - sarebbe stato utilizzato per cercare di sanare alcune falle.  L’operazione 'Password' della seconda compagnia della Guardia di Finanza dopo un anno di indagini, partite nel settembre del 2007, ha chiuso il cerchio su una vicenda inquietante. Una delle vittime dell’ex promotore finanzaria ci ha rimesso 900mila euro: i risparmi di una vita e ha minacciato di togliersi la vita se gli investigatori non avessero smascherato il giro truffaldino.

 

 "Dopo i tempi della chiusura delle indagini — ha spiegato ieri il procuratore Francesco De Leo — chiederemo il rinvio a giudizio per 12 persone che sono rimaste coinvolte negli accertamenti. Il comportamento di Simoni ha indignato anche gli inquirenti". Il colonnello Fabrizio Crisostomi ha sottolineato la grande attenzione del pm Paola Rizzo che ha seguito gli accertamenti complessi delle Fiamme Gialle ed il comportamento corretto della Monte dei Paschi Banca Personale spa che aveva richiamato l’attenzione dei clienti su movimentazioni strane. Con Simoni sono indagati l’ex moglie Cristiana Fidora, David Mascagni ed altre 9 persone dell’entourage dell’ex promotore finanziario. Sei di loro devono rispondere di ricettazione, tre di riciclaggio. Ed il denaro, 2,5 milioni di euro, è sparito.