{{IMG_SX}}Livorno, 12 agosto 2008 - "Voglio essere ricordato come l’ex capitano del Livorno e come un calciatore leale, e non avrei mai accettato nemmeno l’ombra di un dubbio che consentisse a qualcuno di ricordarmi come quello della ‘combine’ con l’Atalanta". E’ questo il messaggio che l’ex capitano amaranto David Balleri vuol far arrivare a tutti: ai tifosi, agli addetti e ai non addetti ai lavori e a coloro che lo avrebbero individuato come l’autore solitario della tristemente famosacombine nella gara con i bergamaschi dello scorso torneo di serie A. Il difensore infatti, come ricordano anche i suoi legali Giovanni Frullano ed Elena Mannucci, è stato prosciolto in due gradi di giudizio per illecito sportivo, con la doverosa precisazione che 'Balleri viene sanzionato per una frase ingiuriosa detta al capitano dell’Atalanta nel postpartita di Bergamo'.

 

Chiaro che l’illecito sportivo non può essere il j’accuse a carico di Balleri, in quanto il minimo di squalifica sarebbe stato di almeno tre anni. E come recita anche una nota dello stesso giocatore, "è tanto vero che è sbagliato rivolgere a chiunque una frase offensiva, quanto però è vero che un’offesa non ha nulla a che vedere con una ‘combine’ sportiva. Una persona per bene può offendere qualcuno se ‘perde la testa’ ma rimane una persona per bene".

 

«Ero quasi in mezzo ad una strada - ha detto Balleri - abbiamo raccolto tutti i tabulati telefonici, e abbiamo lavorato tantissimo, giorno e notte. Ero tranquillo, pensavo solo alla nascita di mia figlia, e invece dopo l’atto di deferimento sono piombato in un incubo». Archiviato ormai il caso della squalifica, che lo terrà fermo fino al 30 settembre, l’ex capitano guarda al futuro con la maglia del Como, la sua nuova squadra, senza però non lasciar trasparire quel normale pizzico di amarezza per non far più parte della squadra della sua città, "il presidente del Como mi ha già detto che in futuro mi vorrebbe lì con lui - afferma Balleri - mi trasferisco perché è un pò lontano. Livorno ce l’ho nel cuore, ho passato anni indimenticabili, però è anche il nostro lavoro".

 

Interpellato sull’interesse del Livorno nei giorni post-sentenza Balleri non ha dubbi, "non ho sentito nessuno, ero solo con i miei avvocati, ho parlato solo con Pavan e Galante, devo ringraziare mia moglie, i miei amici più intimi, tanta gente di Livorno che mi è stata vicina, e questa penso sia la cosa più importante"."Mi dispiace per questo ultimo anno - ha proseguito Balleri - potevamo fare di più, ringrazio tutti i tifosi dal profondo del cuore, e mi auguro che un domani se le cose cambiassero, di tornare a fare qualcosa di importante per il Livorno calcio, tiferò Livorno, e la sua maglia, la cosa davvero più importante".