Parma, 25 agosto 2011 - Utile netto in sostanziale tenuta per il Gruppo Cariparma (Credit Agricole) nel I semestre. I primi sei mesi dell'esercizio si sono chiusi con un utile netto di gruppo a 120,1 milioni e un risultato della gestione operativa a *316,2* milioni. Il confronto con lo stesso periodo 2010, che si chiuse per il gruppo con profitti netti per 112 milioni e un risultato della gestione operativa a *304,4* milioni, "non risulta omogeneo a livello di risultati economici e grandezze patrimoniali" a seguito delle acquisizioni, avvenute nella prima parte del 2011, di Cassa di Risparmio della Spezia (76 filiali) e di 96 filiali da Intesa Sanpaolo.

 

Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole ha reso noti stamani  i risultati semestrali consolidati al 30 giugno 2011, che dimostrano una consolidata redditività e solidità patrimoniale: il Gruppo, oltre ad aver conseguito gli obiettivi economici prefissati, ha confermato il proprio livello di redditività (ROE al 6,7% al netto degli oneri d’integrazione) e di solidità patrimoniale (Tier Total al 10,9%), mantenendo un adeguato livello di liquidità (indicatore di self-funding a 1,0) anche attraverso l’acquisizione delle nuove filiali, che hanno portato un beneficio pari a 1,6 miliardi di euro (raccolta – impieghi). Il costo del credito, stabilizzatosi a 0,63% nonostante la crescita dei finanziamenti a famiglie e imprese, si conferma tra i migliori del sistema bancario, con un significativo livello di copertura delle sofferenze (57,4%) ed una contenuta incidenza delle sofferenze nette sul totale crediti (1,5%).

 

Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole, pur avendo operato in un contesto caratterizzato da incertezze a livello macroeconomico e dopo aver portato a termine con successo le numerose attività legate alla migrazione informatica delle 96 filiali acquisite da Intesa Sanpaolo, nonchè l’integrazione operativa, commerciale e formativa delle stesse e della Cassa di Risparmio della Spezia ha conseguito, nel primo semestre 2011, un utile netto di 120 milioni di euro sostanzialmente riconfermando quanto realizzato nel 2010. Tale risultato, al netto degli oneri di integrazione pari a 26 milioni di euro, registrerebbe una crescita del 14,5% raggiunta anche grazie alla solidità della gestione caratteristica.

 

Risulta significativo l’andamento trimestrale che mostra un risultato stabile a 60 milioni di euro, realizzato in un contesto sempre più complesso e con una crescente incidenza degli oneri straordinari (primo trimestre 9 milioni di euro vs secondo trimestre 17 milioni di euro) senza i quali, l’utile netto trimestrale segnerebbe una crescita del 7,5%. Le politiche gestionali poste in essere hanno permesso di consolidare il livello di efficienza con un Cost/Income ratio al netto degli oneri straordinari one shot al 58,1%. Lo sviluppo delle masse, che ha beneficiato delle nuove acquisizioni, supera i 118 miliardi di euro di masse intermediate con impieghi verso clientela a circa 35 miliardi di euro (+14% rispetto a fine anno 2010) ed una massa amministrata vicina agli 84 miliardi di euro (+16% rispetto a fine anno 2010), risultati rilevanti in un contesto economico critico quale quello attuale.

 

In una nota divulgata alla stampa, Cariparma ha divulgato i risultati delle società del gruppo: la capogruppo Cariparma chiude il primo semestre 2011 con un Utile Netto di 127 milioni di euro registrando, al netto degli oneri straordinari, pari a 18 milioni di euro, una crescita del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Banca Popolare FriulAdria evidenzia un Risultato Netto di 26 milioni di euro, in incremento del +1,1% al netto degli oneri d’integrazione che ammontano a 2 milioni di euro. Cassa di Risparmio della Spezia, entrata a far parte del Gruppo Cariparma Crédit Agricole dal 3 gennaio 2011, raggiunge un Risultato Netto di 3 milioni di euro, più che raddoppiando la performance dei primi sei mesi 2010.  Infine Crédit Agricole Leasing Italia ha chiuso il primo semestre 2011 con un risultato netto di 1 milione di euro.