La Spezia, 4 novembre 2013 - Primo novembre scorso, 19,20 di sera. Papà e figlio di 7 anni passeggiano nei pressi del bar del supermercato dell’Esselunga di corso Nazionale. Si fermano per salutare due amici. Seduta ad una tavolo c’è una signora, con una corda in mano. Dall’altro capo c’è quello che ad un occhio non esperto potrebbe apparire un cane-lupo senza museruola; ma si tratta si una specie più selvatica: «Un lupo domestico cecoslavacco», spiega ora il genitore ancora sgomento per quello che è accaduto. Sì, perchè il «lupo» ha azzannato il figlioletto che, tradito dell’amore per i cani (in casa convive con un pastore maremmano), gli ha fatto un carezza. Ed è stato aggredito.

«L’animale — spiega il papà, Rosario Serio, 35 anni — lì, per lì c’è stato; poi la donna gli ha dato uno strattone e il lupo ha stretto i denti attorno all’avambraccio di mio figlio, trascinandolo. Per un attimo ha mollato la presa e io sono riuscito a sottrarre Mattia dal secondo morso. E’ stato drammatico... Ma sconcertante è anche quello che è accaduto dopo....».

Cioè?
«La padrona del cane ha avuto la faccia tosta di dirmi di stare attento a mio figlio.... Io non ho reagito perché avevo altro a cui pensare: c’era Mattia dolorante, col giubbotto strappato. Ho rimosso questo e ho visto la ferita. Usciva sangue. Glielo ho succhiato d’istinto. Ma occorreva una medicazione seria. Avevo il cellulare scarico. Me lo sono fatto prestare da un amico e ho chiamato l’ambulanza».

E la donna?
«E rimasta lì senza fiatare, senza premurarsi nemmeno di sgridare il suo lupo. Mi ha solo detto: “Prendi al bar quello che vuoi, che pago io”».

Nemmeno chiesto come stava il piccolo? Nemmeno l’indicazione delle sue generalità per il risarcimento?
«No, si stava allontanando. Ho pensato così opportuno chiamare il 113. Intanto ho medicato mio figlio, con l’aiuto degli inservienti del bar, che ringrazio. E’ arrivata subito anche la mamma a confortare Mattia. Poi è arrivata l’ambulanza e siamo saliti...».

E al pronto soccorso?
«Mattia è stato medicato a dovere. Gli è stata diagnosticata la ferita: escoriazione e perdita di sostanza avambraccio destro da morso di cane. E’ stato giudicato guaribile in 10 giorni, salvo complicazioni. Speriamo bene. Vorrei che continuasse ad accarezzare i cani.... Ma che i lupi, benchè cosiddetti domestici, stiano nei boschi, in libertà. Vorrei anche un’altra cosa...».

Dica?
«Rintracciare la donna e i testimoni della scena. Il mio numero di telefono: 377.4702757».

Corrado Ricci