La Spezia, 8 settembre 2012 - SEMBRAVA che Benedetta Boracchia, la bambina di cinque anni che aveva ingerito una pila, potesse farcela. Così non è stato. Il suo cuoricino ha cessato di battere ieri pomeriggio al centro di Rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. I sanitari hanno tentato l’impossibile per strappare la piccola alla morte. Ma non c’è stato nulla da fare. Una crisi più forte è stata fatale e quell’angioletto è salito troppo presto in cielo, lasciando nel dramma i suoi genitori che non l’hanno lasciata un istante. Loro, Lorenzo Boracchia, direttore del settore bilancio della Regione Liguria e Elena Redis, insegnante, hanno sperato fino all’ultimo in un miracolo. Che, purtroppo, non s’è avverato. L’intervento chirurgico, effettuato in urgenza, aveva permesso di estrarre la piletta finita non si sa come nell’organismo della bambina e l’acido che si è sprigionato ha perforato organi vitali. La situazione era apparsa drammatica già all’ospedale Sant’Andrea della Spezia. La banbina faceva fastica a deglutire e vbomitava sangue.

I genitori avevano portato la bambina al vicino ospedale Sant’Andrea. E la gastroscopia subito effettuata ha permesso di accertare la presenza del corpo estraneo. Tra l’altro la banbina aveva avuto un arresto cardiaco nella notte di mercoledì e i rianimatori erano riuasciti a farle riprendere il battito. Quindi la decisione, dopo un consulto, di trasferiere al mattino presto Benedetta in elicottero all’ospedale pòediatrico Meyer dotato di pista di elisoccorso. Trasferimento che era avvenuto con l’elicottero Pegaso della Regione Toscasna.

Il papà e la mamma, che frequentano la parrocchia di Cristo Re (Lorenzo Boracchia è presidente dell’Azione Cattolica, Ndr), hanno pregato a lungo per la loro creatura. Mai un problema di salute. Un visetto d’angelo, una bambina solare che frequentava l’asilo di piazza Verdi.  La zia della piccola parla per conto della famiglia:«Benedetta era una bambina d’oro, molto vivace come tutti i bambini della sua età. Quella di mio fratello è una famiglia meravigliosa, sempre unita nella fede. Ringraziamo i medici del Meyer per tutto quello che hanno fatto. A tutte le persone che parteciperanno al funerale non fiori ma offerte alla Pediatria».

La coppia, che abita in via Ricciardi, ha altre due figlie: Giulia di 7 anni e Bianca di 2. Un quarto figlio è in arrivo.
Don Pier Carlo Medinelli, vicario della Diocesi e parroco di Cristo Re, è vicino alla famiglia Boracchia, che conosce molto bene. «Mi sono precipitato a Firenze, all’ospedale Meyer, non appena sono venuto a conoscenza del dramma che ha colpito la famiglia Boracchia, miei parrocchiani. Sono vicino a questa famiglia e partecipo al loro dolore con la forza, la solidarietà, la fede. So che la famiglia Boracchia sta affrontando il dramma con una forza d’animo stupendo». I funerali di Benedetta Boracchia si svolgeranno domani, domenica, alle quindici, nella Cattedrale di Cristo Re. Tutta la comunità si stringerà intorno ai genitori distrutti dal dolore.
 

Gian Paolo Battini