La Spezia, 15 gennaio 2012 - E' stato tratto in salvo dalla nave Costa Concordia il commissario capo di bordo Manrico Giampedroni, di Ameglia, provincia della Spezia,  (FOTO/VIDEO) trovato questa mattina in una cabina dai vigili del fuoco, sul ponte 3. Complessa e spettacolare l'operazione di salvataggio: Giampedroni è stato caricato su una barella, opportunamente immobilizzato, e a sua volta caricato su un elicottero direttamente dalla nave con un verricello. "Sto bene, sono finiti due incubi": così ha detto a Tgcom 24 l'uomo. "Mi trovavo nel ristorante al momento dell'incidente", ha poi detto mentre dall'elicottero dei vigili del fuoco veniva caricato sull'ambulanza all'ospedale di Grosseto.

Ha vissuto per 36 ore ferito all'interno della nave: pur con una gamba fratturata sarebbe riuscito a salvare molte persone. Sono in tanti, infatt, i naufraghi hanno raccontato di essere stati aiutati a sbarcare proprio da Giampedroni che poi sarebbe crollato a terra per il dolore alla gamba. "Ho sempre sperato nella salvezza, ho vissuto 36 ore di incubo'', ha detto ancora,  appena arrivato all'ospedale di Grosseto a bordo del Pegaso. 

 

Aveva chiamato a casa per dire che stava bene subito dopo l'incidente stesso, venerdì sera. Poi però il suo cellulare aveva smesso di funzionare. Di lui si erano perse le tracce. L'uomo ha iniziato a gridare intorno alle 7. E' stato sentito ed è stato con difficoltà e perizia raggiunto dai vigili del fuoco.Da qui il salvataggio, complesso ma terminato con successo.  "Ricordo il freddo e il terrore di essere solo al buio". La prima cosa che Manrico ha chiesto è stato un cellulare per chiamare la moglie. Manrico aveva una gamba con un forte trauma a causa di un frigorifero che gli è caduto addosso. Era anche in uno stato di ipotermia. Ora è politraumatizzato ma sta bene. Verrà  curato sia per la frattura sia per una sindrome da schiacciamento, ma, nonstante la voce rauca per avere urlato continuamente per attirare i soccorsi, nel complesso, come hanno detto anche amici e parenti che si sono recati a trovarlo, sta bene e "non vede l'ora di uscire".

 

LA MADRE: "CREDEVO FOSSE MORTO"

 

"Credevo che mio figlio fosse morto perché ci siamo sentiti dopo le 21 per la buona notte prima che succedesse la tragedia e poi più nulla. Ho saputo che ha chiamato la moglie avvertendo che a bordo c'era un black out e solo da terze persone ho saputo che a mezzanotte stava ancora salvando dei passeggeri, ma non ci speravo piu'. Stamattina alle nove ci siamo sentiti e mi ha detto che si era rotto una gamba".

 

Lo ha detto stamattina Giovanna Lazzarini, mamma dell'ufficiale Giampedroni. "Non capisco come sia successo il dramma della Costa Concordia - continua la donna che pochi giorni fa si trovava a bordo della nave per una crociera, ma è sbarcata - secondo me il comandante era bravissimo, ho viaggiato con lui venti giorni e veniva in sala quando doveva esserci altrimenti non l'abbiamo mai visto. Io non ci credo a tutte le cose che hanno detto su di lui. Per me è un brav'uomo".