La Spezia, 15 novembre 2011 - Si è seduto ieri mattina sulla poltrona che fino alla settimana scorsa era occupata da Aldo Cosentino, pronto a gestire un sistema che ha risentito pesantemente dell’evento alluvionale dello scorso 25 ottobre.


Il neo commissario del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Vincenzo Santoro, scopre le carte dicendosi soddisfatto per il nuovo compito che lo vedrà impegnato fino alla nomina del nuovo Presidente del Parco.
 

Santoro, si aspettava questa nomina?
“Sinceramente no. C’è stata una tempistica incredibile, nel giro di 24 ore è stato formalizzato il tutto. Ho accettato senza indugio, sia per il compito che andrò a coprire, che per l’affetto che mi lega a questa terra, ma
soprattutto per poter aiutare quelle popolazioni che, alla luce delle esondazioni che si sono verificate, sono ad oggi sofferenti”.


Nel suo primo giorno di lavoro che scenario ha trovato?
“Persone di buona volontà che hanno voglia di proseguire un cammino interrotto dalle vicende giudiziarie che tutti conosciamo. Sono arrivato in un periodo particolarmente disagiato per il territorio, con il Comune di
Riomaggiore che ha dichiarato il dissesto finanziario. Per capirci, i danni di Monterosso e Vernazza non sono localizzati ma si estendono ai paesi limitrofi, l’intero sistema è andato a carte quarantotto, ora si deve pensare
alla ricostruzione per poter ripartire dalla prossima stagione turistica. È una corsa contro il tempo”.
 

Ha conosciuto i sindaci con cui andrà a confrontarsi nei giorni a venire?
“Li ho incontrati questa mattina (ieri per chi legge, ndr), insieme al Presidente della Provincia, proprio per ricevere input e informazioni. Ho parlato anche con il sindaco di Riomaggiore, Franca Cantrigliani: è una donna molto propositiva. Domani (oggi, ndr) incontrerà l’assessore regionale Enrico Vesco”.
 

Quali gli interventi che metterà in atto nei Comuni alluvionati?
“Gli interventi di protezione civile sono gestiti dal commissario per l’emergenza alluvioni, il Governatore Burlando. L’Ente Parco si collocherà in una posizione di complementarietà rispetto ai Comuni, quindi di integrazione
alle loro esigenze, ma gli aiuti concreti appartengono alla sfera della protezione civile. Il Parco comunque finanzierà con tre milioni di euro la messa in sicurezza dei muretti a secco, così come deciso dal mio predecessore”.
 

Si è parlato molto di speculazione edilizia alle Cinque Terre, lei cosa ne pensa?
“Beh, le polemiche così come nascono muoiono. Alcuni hanno criticato al sindaco Angelo Betta la costruzione del parcheggio a Monterosso, ma questo è stato realizzato a regola d’arte. È facile “sparare” quando non si
conosce la materia…” Ultima, ma certo non per importanza, è la questione delle cooperative del Parco. I lavoratori mostrano timore per il loro futuro occupazionale… “La soluzione sarà resa pubblica martedì prossimo, prima però devo avere un colloquio chiarificatore con i sindaci: senza il loro consenso io non mi muovo”.