Cinque Terre, 4 novembre 2010 - Ieri mattina una trentina di lavoratori del operanti nel Parco delle Cinque Terre, delle cooperative e precari, hanno auto convocato un’assemblea in Camera del Lavoro. Per l’occasione si sono messi in ferie- L’argomento principale è stato la preoccupazione per il posto di lavoro e gli sviluppi futuri, con annessa riflessione sull’eventualità di azioni dimostrative, come lo sciopero. Nel mirino ci sono le iniziative del commissario governativo Cosentino che, traguardando la quadratura del cerchio dei conti del Parco e la sua operatività in autonomia, ha effetti sulla galassia delle cooperative nate per assolvere le funzioni di "bracci operativi".
Carla Mastrantonio, segreteria della Cgil, spiega: "Abbiamo inviato al Commissario Cosentino una richiesta di incontro urgente, primo punto il bando uscito venerdì, che sostanzialmente esclude la possibilità di continuare il percorso di stabilizzazione dei lavoratori avviato nel 2008. Tra i lavoratori di questa mattina c’erano anche quelli già sottoposti a selezione e risultati idonei, ma l’autorizzazione alla loro assunzione non è mai arrivata dal Ministero. La tempistica e la modalità scelte per la pubblicazione del bando danno un chiaro segnale che le volontà del Commissario non sono quelle di dialogare con i sindacati ma di normalizzare una situazione sulle spalle dei lavoratori, unici incolpevoli di quello che è successo".
L’auto convocazione di questa mattina è un chiaro segnale che la preoccupazione e della tensione che stanno aumentando tra i lavoratori. "Come CGIL abbiamo già preso in esame l’indizione di un eventuale sciopero nel momento in cui il Commissario continuasse a disattendere le nostre richieste".
Sul fronte giudiziario, intanto, ancora attesa per il ricorso dell’imprenditore Francesco Costa al tribunale del riesame mentre oggi è in programma l’interrogatorio del geometra Alexio Azzaro.
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