La Spezia, 21 aprile 2010 - Un pensionato spezzino, titolare di una ditta che lavora per conto delle Linee Messina sta lottando tra la vita e la morte per i postumi di un violento trauma cranico. Si tratta di P.R.R, 70 anni. Ignote le cause dell’evento che ha portato alle lesioni. Quel che è emerso nelle ultime ore è che non si è trattato di un incidente domestico, come inizialmente riportato sulle colonne del nostro giornale. Alle 13,30 di venerdì scorso l’uomo è uscito di casa per raggiungere l’ex piazzale della Messina in via Privata Maralunga: aveva un appuntamento con gli operai dell’Acam per programmare un intervento di riparazione alla valvola di un impianto che serve uno dei capannoni che si affacciano sull’area.
Alle 15,20 la moglie ha ricevuto una chiamata sul cellulare. All’altro capo del telefono c’era P.R.R.: con un filo di voce ha detto di trovarsi a terra in un lago di sangue e di non ricordarsi come si fosse procurato le ferite. La donna, preoccupata, ha dato l’allarme. A trovarlo pochi minuti dopo, il volto tumefatto e ricoperto di lividi, è stato uno dei tre figli: il pensionato si era accasciato sul sedile dell’auto parcheggiata vicino al capannone.
A cinquanta metri di distanza, sul selciato del piazzale, spiccava una chiazza di sangue, a indicare il punto esatto in cui l’uomo aveva perso i sensi. Le lesioni sono le conseguenze di una caduta innescata da un malore? O si è trattato piuttosto di un’aggressione, un pestaggio simile a quello dell’autunno scorso, nel quale rimase ferito, sempre al Canletto, il «re» del Palio Paolo Lavalle? L’episodio, sul quale sono in corso indagini da parte della questura, è ancora avvolto nel mistero. E i familiari lanciano un appello affinché eventuali testimoni oculari escano allo scoperto.
Le informazioni fornite agli investigatori non sono state sufficienti a chiarire il quadro, anche perché i ricordi del pensionato, nei momenti di lucidità che hanno preceduto il coma, erano confusi. Pare che allo stato attuale non ci siano condizioni che facciano pensare a una rapina — non sono spariti soldi o effetti personali —. Venerdì pomeriggio l’anziano è stato ricoverato nel reparto di neurologia del Sant’Andrea e nella notte tra venerdì e sabato le funzioni vitali sono state costantemente monitorate.
Proprio quando sembrava che il quadro clinico volgesse al meglio — la Tac di venerdì aveva dato esito negativo e i medici parlavano di dimissioni per il lunedì successivo — è subentrata un’emorragia interna. Domenica mattina il trasferimento in elicottero al Galliera. A Genova il pensionato è stato sottoposto a un intervento chirurgico alla testa e attualmente è in coma nel reparto di rianimazione. La prognosi è riservata e le condizioni sono gravi.
© Riproduzione riservata