Sarzana, 2 ottobre 2009 - La voce è girata alla velocità del vento ed in poche ore l’esercito dei pescatori si è radunato alla foce del Magra, «miracolosamente» invaso da orate giganti. Un’occasione unica e rara che davvero non poteva passare inosservata. E così centinaia di lenze si sono ritrovate puntate verso il mare, pronte per la pesca «miracolosa». Perchè davvero il caso è eccezionale, roba da stroppicciarsi gli occhi. I pescatori che abitualmente frequentano il molo di Fiumaretta, abituati a qualche pesciolino ogni tanto, l’altro giorno sono rimasti di stucco e forse hanno pensato di sognare. Alle loro canne sono rimastE agganciate decine di orate dal peso di 3-4 chili ciascuna. Una «manna» dal mare che non poteva rimanere troppo tempo segreta.

E così ieri sono arrivati a Fiumaretta pescatori da Massa Carrara, Lunigiana e persino da varie zone della Toscana richiamati dall’euforico tam-tam. Ieri qualcuno, vedendo così tanti pescatori sul molo ha pensato ad una competizione amatoriale in pieno svolgimento. «E’ una gara a chi si porta a casa più orate — ha sorriso un pescatore sarzanese — così grosse non se ne sono mai viste da queste parti».

Le ipotesi dell’invasione sono diverse: un gioco di correnti che ha spinto un branco di pesci sul litorale di Fiumaretta chissà da quali acque, oppure la rottura delle reti di contenimento in qualche allevamento nelle acque della Liguria che ha lasciato libero il «branco». Ma di certo nessuno si è fatto troppe domande e, in tanta grazia, ha «inzuppato» il pane, anzi la canna attrezzata con esche prelibate per il particolare tipo di pesce. Si parla di centinaia di capi finiti nei retini ben tesi verso l’acqua anche se sulle cifre ci sono ipotesi diverse. «Pescatori, cacciatori, cercatori di funghi — commenta Paolo di Carrara — la fanno sempre un po’ grossa. Però è fuori di dubbio che la pesca è eccezionale e qualcuno ha davvero riempito la macchina di orate».

Un fenomeno che ha lasciato di stucco anche l’Ente Parco di Montemarcello. «Un pesce che non è raro trovare nel nostro tratto di mare — spiega il presidente Walter Baruzzo — ma questa invasione è eccezionale. Non ne conosciamo le ragioni ma sicuramente, come ci hanno confermato gli agenti della Polizia Faunistica, la pulizia delle acque ha contribuito. I pesci infatti potrebbero essere in fase di riproduzione ed hanno quindi scelto la buona qualità dell’ambiente per deporre le uova e comunque l’invasione non comporta nessun problema ambientale. Controlleremo il fenomeno e soprattutto invitiamo i pescatori a non esagerare: la pesca va bene ma se si tratta di esemplari in riproduzione... lasciamoli anche un po’ tranquilli».