Stuprata a undici anni. L'orco è il papà

L'uomo è accusato di aver violentato ripetutamente la bambina

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

La Spezia, 26 febbraio 2016 - Avrebbe dovuto proteggerla dai pericoli della vita, crescerla amorevolmente e insegnarle a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Ma secondo la Procura, a fare del male a una bambina appena undicenne sarebbe stato proprio il padre, che ne avrebbe ripetutamente abusato, costringendola ad avere rapporti sessuali. Contro l’uomo, un trentenne, l’accusa mossa dal pubblico ministero Federica Mariucci è pesantissima: violenza sessuale aggravata. Il sostituto procuratore nei giorni scorsi ha presentato la richiesta di rinvio a giudizio: l’udienza preliminare in camera di consiglio si terrà il prossimo 5 aprile in tribunale alla Spezia, davanti al giudice per l’udienza preliminare Mario De Bellis.

Una vicenda delicata, quella che secondo l’accusa si sarebbe verificata nell’appartamento di famiglia, situato in città, a partire dal 2013 e fino al settembre dell’anno successivo. Le violenze, di fatto, avrebbero avuto cadenza quasi quotidiana: agli atti del fascicolo d’inchiesta sarebbero riportate più circostanze nelle quali l’uomo avrebbe abusato della propria figlia, dapprima picchiandola con pugni e schiaffi e immobilizzandola, poi spogliandola con la forza e violentandola. Sequenze raccapriccianti che la bambina sarebbe stata costretta a subire di mattina, prima di andare a scuola, con la madre ignara di tutto. Sarebbe stata poi proprio la giovane, dopo alcuni mesi, a confidare gli abusi del padre, subiti quando si trovava all’interno dell’abitazione di famiglia.

Un segreto a lungo inconfessato ma pesante quanto un macigno, che alla fine sarebbe stato svelato dalla ragazzina proprio tra i banchi della scuola allora frequentata, ai compagni di classe. Quelle confidenze agli amici del cuore arrivarono ben presto all’orecchio della professoressa, che vista la drammaticità di quelle parole non poté fare altro che segnalare, attraverso la dirigenza dell’istituto scolastico, il racconto della giovane all’ufficio minori della divisione anticrimine della questura della Spezia.

Le indagini, svolte col tatto e la delicatezza del caso dai poliziotti spezzini, sfociarono poi nell’informativa e da lì all’inchiesta del pubblico ministero Federica Mariucci, che una volta acquisita la relazione della psicologa Jolanda Stevani, elaborata a seguito dell’incidente probatorio chiesto dall’accusa per verificare l’attendibilità della giovane, ha deciso di avviare l’azione penale nei confronti del padre trentenne. Che di contro, assistito dall’avvocato Larissa Gagliardini, ha sempre respinto ogni addebito rispetto alle pesantissime accuse mosse dalla procura spezzina.