Il casco del pilota si illumina, creato da Valentina Allegri per amore (e paura)

La designer ha progettato questo innovativo dispositivo di sicurezza per il compagno Kevin Manfredi, asso delle due ruote

Valentina Allegri e Kevin Manfredi

Valentina Allegri e Kevin Manfredi

La Spezia, 10 dicembre 2019 - Valentina Allegri, 24 anni, spezzina e compagna del pilota di moto Kevin Manfredi, originario di Vezzano, ha messo a servizio dell’amore la sua abilità di designer e ha creato uno speciale casco per le gare sulle due ruote. Tutto è nato da uno spaventoso scambio di persona durante il Bol d’Or a Le Castellet, grande classica dell’Endurance, il campionato di durata del motociclismo della Federazione internazionale.

“Come ogni volta, avevo accompagnato Kevin per seguirlo durante la competizione – racconta la giovane - : potevamo guardare la gara attraverso gli schermi vicino alla pista. Lo avevano inquadrato e poco dopo ho visto un centauro saltare in aria: un incidente rivelatosi purtroppo mortale. Aveva una moto e una tuta uguali alle sue: un incubo. Poi, ho scoperto che si è trattato di uno scambio di persona: Kevin era salvo“.

L’incubo e la paura, però, rimasero. Così, questa giovane ora iscritta alla laurea triennale del Polo Marconi in design navale nautico, ha messo insieme le idee e le ha tradotte in realtà, compiendo un vero gesto d’amore.

“Ho creato Nocturnal, un casco speciale, dedicato alla favola di “Alice nel paese delle meraviglie” realizzato per la famosissima 24h di Le Mans. Kevin lo ha indossato per la prima volta nel 2019 durante questa competizione in cui i piloti si alternano per 24 ore consecutive. La sua particolarità è di essere il primo a illuminarsi al buio in un Mondiale Endurance. Non parliamo soltanto di un fattore estetico: è preminente il fattore sicurezza. Stiamo parlando di piste non illuminate da lampioni, in cui le uniche luci sono quelle delle moto e i catarifrangenti già obbligatori. In questo modo, in caso di cadute, oltre a poter distinguere il pilota e ad evitare episodi di scambio di persona come quello accaduto in Francia, aumenta la sicurezza in caso di incidente, evidenziando dove è posizionata la testa e permettendo agli altri in gara di non andare alla cieca”.

A Valentina è servito del tempo per trovare una vernice idonea, senza metalli pesanti, e ora sta depositando il brevetto, fiore all’occhiello di una produzione di design che la giovane porta avanti da 4 anni nell’ambito sportivo, dopo aver firmato altri caschi e tute per moto.

“Questi caschi – spiega - hanno la facoltà di emettere luce per un lungo periodo di tempo. Per ricaricare il casco basta quindi esporlo ai raggi del sole o a una fonte luminosa, ed è stato proprio questo il vantaggio: correndo per 24 ore consecutive il casco si ricaricava nei turni di giorno e sprigionava la sua novità la notte”.

Con il nome d’arte di Valli#girlbossdesign, la Allegri guarda anche oltre la pista: “Tutto questo è nato per amore, ma penso che abbia anche molti sbocchi nella vita quotidiana, non solo per le attività di Kevin e degli altri piloti. La prima idea è a livello stradale: mi piacerebbe progettare uno speciale casco in versione light per i ciclisti, che potrebbe tornare utile a tanti. Prima di arrivare al Polo Marconi ho fatto tutto da autodidatta, ora spero che questa mia invenzione prenda campo e mi regali nuove soddisfazioni”.