Trissino-Sarzana, partita dalle mille emozioni

Domenica il “PalaDante“ ospita il confronto che vedrà opposti i fratelli Bertolucci, Ipinazar e gli ex compagni rossoneri

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Trissino-Gamma Innovation Sarzana non è una partita come tutte le altre.

La gara in programma domenica al “PalaDante“ racchiude tantissime emozioni. Chiedetelo ai giocatori del Sarzana, al presidente Maurizio Corona, al tecnico Mirko Bertolucci e, sulla sponda veneta, al fratello Alessandro e Francisco Ipinazar.

Alessandro e Francisco sono stati protagonisti di annate entusiasmanti con la maglia rossonera. Assieme alla squadra hanno raggiunto risultati prestigiosi, arrivando a sfiorare il successo in Coppa Italia (proprio a Trissino contro il Breganze) e in due finali di Ws Europe Cup, entrambe vinte dal Lleida. Poi il quarto posto nell’ultimo campionato con il record di punti.

Domenica saranno avversari di quei colori rossoneri che, siamo certi, porteranno eternamente nel cuore. Lo conferma Ale Bertolucci: "Sono incroci emotivi enormi perchè, oltre al fatto che dall’altra della pista c’è mio fratello Mirko, giocare contro di lui non è mai banale. Poi c’è il Sarzana che è stata casa mia per tre anni bellissimi, entusiasmanti. C’è una città con i suoi tifosi che mi sono stati sempre vicini, come gli Incessanti ai quali va il mio caloroso saluto. Ci hanno seguito sempre, anche all’estero, contribuendo alla nostra crescita".

Che partita sarà?

"Qualitativamente intensa sul piano tattico e agonistico. I rossoneri sono una compagine bene attrezzata e ben strutturata. Ho conribuito a costruirla e di questo ne vado fiero. Una squadra che sento un po’ mia".

Per il momento avete sempre vinto, siete imbattibili?

"Non penso. Siamo una buona squadra che ha ancora elevati margini di miglioramento".

In campo scenderà Francisco Ipinazar fresco dell’Europeo giocato con l’Italia a Paredes, in Portogallo, grazie alla nazionalità ottenuta qualche mese fa.

Che sensazione le fa giocare contro la sua ex squadra?

"A Sarzana ho vissuto tre anni incredibili, con tanta gente che mi ha voluto e mi vuole bene. Indimenticabili i miei compagni. Sarzana sarà sempre casa mia. Affronteremo un’ottimo team. Noi dovremo tenere la concentrazione al massimo per non lasciarci sfuggire di mano la gara. Sarà una partita diversa perchè giocherò contro i miei ex compagni con i quali ho trascorso anni indimenticabili. Ho tanta voglia di rivederli".

Sul fronte rossonero Mirko Bertolucci è sicuro che la sua squadra darà del filo da torcere a quella del fratello.

Mirko, Trissino imbattuto e imbattibile?

"Non esistono squadre imbattibili. Certo, il Trissino è una squadra molto forte. Poi con Ipinazar ha cambiato volto".

Che partita si aspetta?

"Molto complicata, difficile da interpretare. Loro sono una formazione che pressa molto ma lascia anche giocare. E’ la partita che preferiamo. Sono convinto che i ragazzi la interpreteranno al meglio. La sentono particolarmente, per ovvi motivi, e daranno tutti il massimo".

Tornate in pista dopo il mese di sosta per la nazionale.

"Queste settimane ci sono servite per tirare un po’ il fiato e riassestare le idee. Abbiamo curato molto bene la parte tattica".

Non vogliamo essere nei panni del presidente Maurizio Corona. Lui, così passionale per il suo Sarzana, avrà di fronte due ’avversari’ che hanno contribuito a far grande la sua società.

"Alessandro ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’hockey sarzanese – spiega –. Quando è arrivato gli ho lasciato le redini ed è iniziata una cosa che è partita come una bomba e abbiamo vissuto tre anni a mille all’ora. A Sarzana ha frantumato tutti i record, da Sarzana è partito il suo cammino con la nazionale italiana".

Un’estate da dimenticare...

"Quando ci ha lasciato, per Trissino, ho sofferto tantissimo. Mai nella mia vita mi ero legato in maniera così viscerale ad un allenatore. Alessandro oltre ad essere per me il migliore tecnico italiano e tra i primi cinque al mondo, è una persona vera, un uomo vero che ha dato tutto se stesso per la nostra società e per i nostri colori. Di questo gli sarò eternamente grato. Alessandro conosce bene il mio carattere e sa bene che quando inizierà la partita non ci saranno sconti e lui sarà solamente un avversario da sconfiggere".

Poi c’è Ipinazar.

"Francisco ora è italo-argentino ma di fatto figlio della nostra città. Di come è arrivato a Sarzana potrei dilungarmi a lungo. Una cosa però è certa: il ’Pancho’ è arrivato a Sarzana che era un ragazzino in cerca di fortuna ed è andato via da Sarzana molto maturato in direzione Trissino per provare a vincere e io gli auguro tanta fortuna.... non certo nella partita di domenica".

Da Sarzana alla Nazionale.

"Ho gioito della sua scelta di indossare la maglia azzurra. Vederlo in pista a Paredes mi ha molto emozionato. Sono certo che ’Ipi’ ha tutte le carte in regola per scrivere pagine importanti in futuro nell’hockey. Di una cosa però sono certo: noi siamo grati a lui per quello che ci ha dato, lui però lo sarà a noi per la sua crescita".

Gianni Bertocchi