di Fabio Bernardini Bandire gli alibi, ricompattarsi e riprendere il cammino virtuoso che aveva portato gli Aquilotti, dopo il successo di Torino, ad avere ben nove punti di vantaggio dal Verona, ora ridotto a quattro. I numeri delle Aquile, dopo il successo contro i granata, certificano la crisi: tre le sconfitte consecutive patite (quattro con la Coppa), ben sette i gol subiti e zero quello realizzati. Le ulteriori statistiche accrescono le preoccupazioni: con 17 reti realizzate la formazione aquilotta è tra le meno prolifiche del torneo, davanti solo a Cremonese e Sampdoria; la tenuta difensiva è allarmante con 35 reti subite, peggio hanno fatto solo la Salernitana (38), la Cremonese (37) e la Sampdoria (36). Le attenuanti ci sono tutte perché nell’ultimo mese le pesantissime assenze hanno, inevitabilmente, inciso nel rendimento della squadra bianca: sei contro la Roma (Zoet, Bastoni, Nikolaou, Ekdal, Nzola e Holm in corso d’opera), otto a Bologna (Zoet, Bastoni, Zurkowski, Ekdal, Nzola, Moutinho, Holm, Kovalenko), nove contro il Napoli (Zoet, Bastoni, Zurkowski, Moutinho, Kovalenko, Sala, Ekdal, Nzola, Holm). Lo stesso mister Luciano Spalletti ha riconosciuto che "quando mancano dieci elementi in una squadra la qualità è minore perché non tutti i giocatori sono uguali". Anche se, sulla questione infortuni, non sono mancate le critiche circa l’impiego di Nzola e Holm a Bergamo in Coppa Italia, laddove ci si sarebbe aspettato un po’ di riposo preventivo per Mbala che, fino ad allora, aveva giocato ininterrottamente ben diciotto partite per 1597’, così come per lo svedese che, per ammissione dello stesso Gotti, "è alle prese con una problematica che deriva dalla pubalgia". A fronte delle suddette criticità che, per inciso, vi saranno anche a Empoli considerando le sicure assenze di Zoet, Moutinho, Zurkowski, Kovalenko, Bastoni, Sala (infortunati), Caldara, Ampadu (squalificati), l’unica strada percorribile è quella di ritrovare la compattezza dei tempi migliori gettando il cuore oltre l’ostacolo. Quella attuale è, probabilmente, la settimana più complicata per Gotti e la sua truppa a fronte dell’assottigliarsi del margine di vantaggio dal Verona e in conseguenza delle ultime non esaltanti prestazioni nelle quali sono emersi in toto i limiti difensivi e in attacco dei bianchi (si contano sulle dita di una mano le occasioni gol create nelle ultime tre partite). L’unico modo per uscire indenne dal ‘Castellani’ sarà puntare sulle doti tecniche di chi giocherà, ma anche sulla forza del gruppo attraverso un surplus di agonismo e spirito di sacrificio. Il tecnico aquilotto dovrà, gioco forza, varare una formazione rimaneggiata ma non per questo remissiva, tenendo presente che rientreranno Gyasi, Ekdal e Nzola. In difesa, davanti a Dragowski, potrebbe esservi l’esordio di Wisniewski per il quale Gotti ha espresso un giudizio positivo: "Si tratta di un difensore strutturato, con qualità diverse da Kiwior, che mi è piaciuto molto nelle gare che gli ho visto disputare". Al suo fianco Amian e l’ex empolese Nikolaou (per fortuna niente di grave il risentimento al flessore patito sul finire di gara contro il Napoli), con Holm e Reca sulle fasce. In mediana potrebbe esservi la conferma di Esposito, con Bourabia e Agudelo mezzali, Nzola e Gyasi in attacco. Quest’ultimo potrebbe essere dirottato da ‘quinto’, con l’inserimento di Shomurodov punta centrale insieme a Mbala.