Spezia avversario tosto per tutti La svolta da una rivoluzione tattica

Contro l’Udinese Gotti ha cambiato le carte, da quel momento sono arrivati cinque risultati positivi

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Tutto parte nell’intervallo della partita con l’Udinese. Stanco di prendere gol su contropiede, con buchi di 60 metri prontamente sfruttati dagli avversari (Lovric nell’occasione), Gotti decide la sua rivoluzione. Fuori Bourabia e dentro Amian, finalmente come difensore puro a destra e non ad avventurarsi in lande che non gli sono proprie. Soprattutto, Ampadu avanzato davanti alla difesa in quella che fu la posizione fortunata di Kiwior che cambiò i destini della squadra di Thiago Motta. Guarda caso, da quel momento lo Spezia non ha più perso, inanellando 5 risultati utili consecutivi come mai gli era capitato nella sua breve storia di serie A. Due vittorie e tre pareggi, ma potevano essere tranquillamente quattro vittorie e un pari. Nove punti in cinque partite, esattamente come nove erano stati i punti nelle prime tredici. Cinque punti in più rispetto allo scorso anno, pari rispetto allo Spezia di Italiano, con la possibilità di superarlo al giro di boa. Non si concede più niente di facile, con il mercato stanno arrivando rotazioni di qualità. E pensare che a Torino lo Spezia ha fatto a meno di tre pezzi da novanta quali Kiwior, Verde e Bastoni, ma non se n’è accorto nessuno. Comincia a delinearsi un gruppo di giocatori ben strutturato, in linea con una salvezza che potrebbe prospettarsi meno tormentata delle scorse stagioni. In fin dei conti la parte sinistra della classifica dista cinque punti, nemmeno troppi. Della partita di Torino la cosa che è piaciuta di più è l’autorevolezza con cui si è sbancato il vecchio ‘Comunale’. Il piano partita è stato realizzato alla perfezione, Juric ci si è infilato come in un tunnel cieco, senza capirci nulla. Il tecnico croato non aveva sottovalutato lo Spezia, al punto da non concedere riposo a nessuno dei suoi eroi di San Siro, ma nel calcio di oggi se non ruoti almeno 18-20 giocatori si fa dura. La differenza tra gli Aquilotti e squadre più quotate di loro sta solo nel punteggio: altre avrebbero fatto molti più gol. Ma lo Spezia ora è una squadra quadrata e non facile per nessuno. Adesso arriva il bello: dopo la Coppa a Bergamo, Roma in casa, Bologna fuori (bravo Motta nel rilanciare i rossoblù) e il Napoli in casa. Eppure qualcosa ci dice che i ragazzi di Gotti non usciranno a mani vuote da questo trittico, soprattutto al Picco, in due sfide che si preannunciano spettacolari.

Mirco Giorgi