di Fabio Bernardini    "Siamo abbastanza soddisfatti del mercato condotto, siamo riusciti a fare ciò che avevamo previsto con un bilancio finanziario positivo. Un aspetto, quest’ultimo, che ci permetterà di lavorare in futuro in modo più fluido". Parole di soddisfazione espresse dallo chief football officer dello Spezia Eduardo Macia nel commentare i movimenti di gennaio: "Sono arrivati otto giocatori, sette di proprietà. Non abbiamo fatto un mercato di riparazione ma di costruzione perché ci piace inseguire la continuità e la stabilità. La proprietà alzerà piano piano il livello di proiezione nel mondo. Cambiare troppo volte i calciatori porta instabilità, noi dobbiamo mettere pezzi per alzare il livello".  "I nostri reparti sono ora tutti equilibrati - ha confermato Stefano Melissano -, abbiamo alzato il livello in attacco con Shomurodov e Krollis, inserito a centrocampo qualità diverse con Cipot e Zurkowski e in difesa è arrivato Wisniewski che ci dà un po’ più di struttura fisica, oltre a Marchetti che apporterà esperienza. Siamo soddisfatti, abbiamo colmato lacune, la famiglia Platek, a prescindere dall’operazione Kiwior, ci ha dato risorse per operare, è la nostra garanzia". Macia ha poi spiegato la cessione di Kiwior: "La nostra intenzione è sempre stata di far restare il giocatore, ma quando è arrivata l’offerta dell’Arsenal abbiamo compreso l’opportunità per il ragazzo e il prestigio che la società avrebbe avuto. La proprietà ha lasciato la decisione nelle nostre mani, non potevamo chiudere gli occhi". E riguardo le perplessità sulla tenuta difensiva dopo la cessione del talento polacco? "Non dobbiamo sostituire un giocatore con un altro - ha spiegato Macia - ma caso mai cambiare la struttura della squadra. In difesa abbiamo tanti giocatori forti, possiamo sfruttarne le diverse qualità. E poi stiamo preparando giovani importanti della Primavera per la prima squadra". Uno di questi è il portiere Francesco Plaia, classe 2006, che ieri ha firmato con lo Spezia il primo contratto da professionista fino al 2025. Una precisazione su Verde: "E’ un giocatore di talento, che fa la differenza. Normale che alcuni club si interessino a lui, ma per noi è importante per l’oggi e per il domani". Non è mancato il momento dell’orgoglio per l’arrivo di Shomurodov: "Non sono favorevole ai prestiti – il commento di Macia - ma a gennaio è difficile alzare il livello in un ruolo specifico. Per Shomurodov la trattativa non è stata semplice all’inizio, poi abbiamo avuto la forza di far credere a giocatore e procuratore la bontà del nostro progetto, nonostante la concorrenza. È in atto un cambiamento in società: alzare il livello e credere di poter arrivare a certi giocatori". Infine la rassicurazione sulla squadra: "Non siamo preoccupati – dice Melissano – perché vediamo come lavorano i nostri giocatori".

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di Fabio Bernardini 
 
"Siamo abbastanza soddisfatti del mercato condotto, siamo riusciti a fare ciò che avevamo previsto con un bilancio finanziario positivo. Un aspetto, quest’ultimo, che ci permetterà di lavorare in futuro in modo più fluido". Parole di soddisfazione espresse dallo chief football officer dello Spezia Eduardo Macia nel commentare i movimenti di gennaio: "Sono arrivati otto giocatori, sette di proprietà. Non abbiamo fatto un mercato di riparazione ma di costruzione perché ci piace inseguire la continuità e la stabilità. La proprietà alzerà piano piano il livello di proiezione nel mondo. Cambiare troppo volte i calciatori porta instabilità, noi dobbiamo mettere pezzi per alzare il livello". 
"I nostri reparti sono ora tutti equilibrati - ha confermato Stefano Melissano -, abbiamo alzato il livello in attacco con Shomurodov e Krollis, inserito a centrocampo qualità diverse con Cipot e Zurkowski e in difesa è arrivato Wisniewski che ci dà un po’ più di struttura fisica, oltre a Marchetti che apporterà esperienza. Siamo soddisfatti, abbiamo colmato lacune, la famiglia Platek, a prescindere dall’operazione Kiwior, ci ha dato risorse per operare, è la nostra garanzia". Macia ha poi spiegato la cessione di Kiwior: "La nostra intenzione è sempre stata di far restare il giocatore, ma quando è arrivata l’offerta dell’Arsenal abbiamo compreso l’opportunità per il ragazzo e il prestigio che la società avrebbe avuto. La proprietà ha lasciato la decisione nelle nostre mani, non potevamo chiudere gli occhi". E riguardo le perplessità sulla tenuta difensiva dopo la cessione del talento polacco? "Non dobbiamo sostituire un giocatore con un altro - ha spiegato Macia - ma caso mai cambiare la struttura della squadra. In difesa abbiamo tanti giocatori forti, possiamo sfruttarne le diverse qualità. E poi stiamo preparando giovani importanti della Primavera per la prima squadra". Uno di questi è il portiere Francesco Plaia, classe 2006, che ieri ha firmato con lo Spezia il primo contratto da professionista fino al 2025.
Una precisazione su Verde: "E’ un giocatore di talento, che fa la differenza. Normale che alcuni club si interessino a lui, ma per noi è importante per l’oggi e per il domani". Non è mancato il momento dell’orgoglio per l’arrivo di Shomurodov: "Non sono favorevole ai prestiti – il commento di Macia - ma a gennaio è difficile alzare il livello in un ruolo specifico. Per Shomurodov la trattativa non è stata semplice all’inizio, poi abbiamo avuto la forza di far credere a giocatore e procuratore la bontà del nostro progetto, nonostante la concorrenza. È in atto un cambiamento in società: alzare il livello e credere di poter arrivare a certi giocatori". Infine la rassicurazione sulla squadra: "Non siamo preoccupati – dice Melissano – perché vediamo come lavorano i nostri giocatori".

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"Siamo soddisfatti del nostro mercato"

Macia e Melissano puntualizzano che non è stato di riparazione, bensì di costruzione. "Verde importante per l’oggi e per il domani"

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