Sconfitta amara, ma non tutto è da buttare

Nel primo tempo si è visto il calcio che ha in mente Semplici, propositivo e garibaldino. Maldini ha fatto la miglior partita stagionale

In attesa di Sampdoria-Verona, lo Spezia conta i danni del k.o. contro il Sassuolo, primo della gestione Semplici dopo una miniserie positiva di cinque punti in tre partite. La squalifica di Nzola è senza dubbio la cosa peggiore accaduta venerdì. Come è andata nel mese di assenza del bomber ce lo ricordiamo bene, con la squadra a secco di punti e di gol. Allo stratega Semplici spetta trovare soluzioni, tenendo presente che il mercato di gennaio ha portato giocatori o non ancora pronti per la serie A. Poi c’è l’infortunio di Ekdal da valutare, così come i tempi di recupero di Reca. E’ vero, lo Spezia ha perso per un episodio sul campo di una squadra molto più forte, ma sarebbe ingiusto sminuire i meriti di Dragowski e degli emiliani, che nella ripresa hanno dilagato arrivando al gol in maniera logica. Il muro non si è sbriciolato a caso, ma quando sono entrate in causa le seconde linee, che hanno dato un apporto insufficiente. Zurkowski è ancora il lontano parente del giocatore visto a Empoli, Esposito dimostra un adattamento problematico con la massima serie, Cipot è sembrato troppo acerbo per una realtà che esige giocatori assai sgamati. Verde e Shomurodov sono un grande punto interrogativo. L’uzbeko è arrivato con un’operazione costosissima e senza prospettive, perché a giugno tornerà a Roma, con una resa tecnica che al momento non giustifica i soldi spesi. E’ vero che in dieci minuti non era facile ribaltare una partita del genere, ma dov’è il giocatore ammirato nel Genoa? Verde è l’altro grande assente di questa stagione, condizionata da problemi fisici che non sappiamo se davvero risolti.

Ma non tutto è da buttare della serata del Mapei. Il primo tempo è piaciuto molto, per atteggiamento e intensità: si è visto il calcio che ha in mente Semplici, propositivo e garibaldino. Maldini forse ha fatto la miglior partita stagionale, rinato sia dai guai fisici (con l’intervento determinante del Milan), sia grazie a Semplici, che ha saputo ridare fiducia a un talento che sembrava smarrito. Ma restano grandi problemi, con un centrocampo troppo debole in interdizione, che aspetta Bastoni come un profeta in patria.

Mirco Giorgi