Risultato bugiardo, figlio di due prodezze Il limite è la scarsa incisività offensiva

Un risultato bugiardo, figlio di due prodezze, punisce uno Spezia gagliardo che esce come sempre a mani vuote ma a testa alta dallo Juventus Stadium. La punizione di Vlahovic è una perla alla Platini che orienta subito il risultato, lo Spezia ha il merito di non disunirsi e di fare la sua partita, col solo limite della scarsa incisività offensiva. Merito di una difesa juventina impenetrabile, dove Bremer spadroneggia da grande campione. Grandi meriti da ascrivere al tecnico Gotti, che ha dato alla squadra schemi, organizzazione e pragmatismo. Formazione più equilibrata rispetto a Milano, con Holm e Reca sulle fasce meglio adatti al 3-5-2 e Gyasi più a suo agio da seconda punta. Buoni anche gli ingressi dei subentranti, che hanno tenuto la squadra in partita fino alla fine, quando la gran giocata di Miretti metteva Milik nelle condizioni di raddoppiare. Punizione troppo severa, ma di fronte alla classe superiore c’è poco da dire. Giocando così (e non indebolendo oggi la squadra sul mercato) lo Spezia può dire la sua a partire da domenica col Bologna.

Mirco Giorgi