Massimo Benedetti Puoi giocare un primo tempo ordinato e grintoso, bloccando la prima in classifica che ha 35 punti più di te. Poi basta un nulla, un rimbalzo anomalo in area che fa sbattere il pallone sul braccio di Reca, che in un attimo cambia tutto. Che il Napoli fosse molto più forte lo si sapeva, ma se lo Spezia nonostante le nove assenze continuerà ad esprimersi come nel primo tempo di ieri, la salvezza è un traguardo che non può sfuggire. Lo ha detto anche Luciano Spalletti, mai così vicino a vincere il suo primo scudetto: "Lo Spezia si è difeso con ordine e c’è voluto un episodio casuale per sbloccare la partita. Le qualità della squadra e dell’allenatore, unite all’affetto dei tifosi, fanno sì che sia superiore ad altre realtà". Vogliamo guardare le cose positive dopo la terza sconfitta consecutiva senza segnare neppure un gol e tirando pochissimo in porta. Il Napoli che la scorsa stagione aveva già archiviato la pratica dopo 36’ portandosi sul 3-0, questa volta ha vinto al ’Picco’ senza fare niente di che. Sembrerà un paradosso, ma il risultato è persino bugiardo nelle proporzioni. La capolista è già forte di suo e non aveva certo bisogno di regali. Il secondo e il terzo gol subìti dallo Spezia si possono vedere nei campi dei dilettanti, ma non in serie A. L’unica scusante è che quando giochi contro uno squadrone come quello di Spalletti, così bene organizzato, devi mantenere sempre la concentrazione altissima. E non è facile farlo per tutta la partita. Lo Spezia lo ha fatto nel primo tempo, quando il Napoli non è riuscito a sfondare. Lo aveva fatto anche nella partita di andata, risolta da Raspadori all’89’. Certo dispiace che l’azione del rigore sia arrivata dopo soli 10’’ del secondo tempo, indirizzando la partita verso un’inevitabile sconfitta. Ora bisogna reagire e tornare a muovere la classifica.