Quella voglia di vincere tornata nel finale

Massimo

Benedetti

Così è ancora più bello. Lo Spezia ritrova proprio nel finale gli ’occhi della tigre’, quella voglia di vincere che era mancata nel primo tempo, regalato al Crotone, e riesce a ribaltare in tre minuti una partita che sembrava persa. Basti dire che all’89’ i pitagorici di Serse Cosmi vincevano 2-1. Gli ultimi istanti della gara, tante volte fatali, questa volta hanno cambiato il senso di un pomeriggio altrimenti molto triste, e forse dell’intero campionato delle Aquile. Lo Spezia vede sempre più vicina la salvezza, ma è ancora presto per cantare vittoria. Anche perché la squadra di Vincenzo Italiano ha dimostrato di essere capace di battere il Milan quando era primo in classifica e rischiare di perdere col Crotone quasi retrocesso. E’ destino che i bianchi debbano soffrire, come è sempre accaduto nella loro storia.

Non ce ne vogliano gli altri, ma l’eroe di questa partita è Martin Erlic: nel finale all’arma bianca, oltretutto con una caviglia dolorante, prima ha dato a Maggiore l’assist del 2-2, poi ha segnato lui stesso, in pieno recupero, il gol della preziosa vittoria riprendendo il pallone respinto dalla traversa sul colpo di testa di Ismajli. I meriti comunque sono di tutti, in particolare di Verde che ha estratto dal cilindro un altro gol di bellissima fattura sotto l’incrocio dei pali e anche di Provedel, tornato titolare, che nonostante si sia fatto trovare un po’ fuori posizione sul gol di Djidji, si è rifatto alla grande negando a Luperto il gol del 3-1 che avrebbe forse chiuso la partita a favore del Crotone. E poi l’immenso capitano Maggiore, che ha illuminato il gioco anche nei momenti bui e ha segnato il suo terzo gol stagionale, sempre decisivo. Una parola di elogio la merita anche Nzola, vittima del gioco duro dei difensori crotonesi: non ha segnato, ma è stato utilissimo alla squadra.